Perché la Salernitana (secondo me) può salvarsi
Tre punti d'oro per la Salernitana che nell'ultimo match di campionato contro il Venezia ha acciuffato la vittoria al '95. Così, mi sono chiesto quali siano, o se ci siano, i condizioni affinché la squadra allenata da Colantuono mantenga il posto in Serie A.
La risposta di per sé appare scontata, però considerata la prova di ieri e la qualità della rosa della Salernitana, le speranze ci sono.
Colantuono e il manifesto calcistico salernitano
Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano.
Io il discorso di Colantuono alla squadra me lo immagino così. Con l'allenatore romano che si rifà ad un successo di un altro cantautore, romano, che ha avuto un discreto successo.
Sì perché è vero che gli amori, alcune volte, ritornano. E il sodalizio, calcistico, tra la Salernitana e Colantuono era iniziato il 12 dicembre 2017. Anche in quell'occasione Stefano era arrivato da subentrante, sostituì l'esonerato Alberto Bollini, traghettando la squadra fino alla salvezza e alla conseguente permanenza in Serie B.
L'anno successivo, stagione 2018-2019, l'allenatore romano rassegnò le dimissioni dopo aver messo a referto tre sconfitte consecutive in altrettanti match.
Tre anni e mezzo dopo, precisamente il 17 ottobre 2021 Colantuono sbarca nuovamente nell'universo chiamato Salernitana.
Qui però troverà una situazione completamente differente perché la squadra campana adesso corre e lotta sul prato verde della Serie A. Un bel salto in avanti che il tecnico romano prende al volo con la promessa di arrivare a fine stagione regalando ai tifosi salernitani una salvezza che farebbe tremare i posti a sedere dello stadio Arechi.
Le idee per arrivare alla salvezza
Insieme a mister Colantuono arrivano anche un cambiamento tattico e una concentrazione massima da parte di tutto l'ambiente affinché questa salvezza arrivi nel più breve tempo possibile. Il tecnico romano fa del suo 3-5-2 quasi uno stile di vita e i giocatori presenti in rosa, si sposano perfettamente nella sua idea di calcio.
Un calcio fatto di contrasti, pressing e possesso palla nella metà campo avversaria.
Oltre al terzetto difensivo, lo scacchiere tattico di Colantuono si caratterizza per l'utilizzo di un vertice basso con compiti difensivi e due mezze ali complementari tra loro: uno deve essere il regista vero e proprio mentre il compagno deve recupera palloni. Completano il centrocampo i due esterni che devono avere spiccate doti difensive e di corsa soprattutto.
Davanti i due attaccanti devono muoversi in sincronia: appena la seconda punta riceve il pallone la prima punta deve immediatamente cercare la luce, sempre calcisticamente parlando.
Nel match di ieri contro il Venezia, ad esempio, davanti sono stati schierati Ribery e Djuricic. Perciò il gioco è stato semplice. Il trentottenne francese ha fatto tutta la differenza del mondo distribuendo palloni, tra questi ha fornito anche l'assist del pareggio, fungendo da riferimento offensivo principale.
Il suo compagno di reparto Milan Djuricic invece ha fatto il faro davanti, perché la sua fisicità e le sue doti da boa centrale, hanno permesso a difensori e centrocampisti di appoggiarsi sulle sue spalle quando le cose si complicavano.
Gli esterni erano Ranieri e Bonazzoli, quest'ultimo ha regalato il gol del pareggio per poi essere sostituito da Gondo al 76'.
Le frecce nell'arco di Colantuono non mancano e il mister sa come valorizzare i giocatori, inserendoli in un'idea tattica e di reparto che potrà portarli a fare la differenza in tutte le partite che disputeranno.
La Salernitana può salvarsi
Alla fine la risposta, sempre secondo la mia visione, è che gli uomini granata alla fine riusciranno ad avere la meglio su un primo exit pool che li vede già retrocessi.
In fin dei conti, al netto delle difficoltà di una categoria che in molti non hanno mai disputato, i giocatori vogliono mettersi in mostra guadagnandosi sul campo la salvezza.
Infine, l'esperienza di Ribery non solo sul terreno di gioco ma anche durante la settimana in allenamento e soprattutto nello spogliatoio saranno un valore aggiunto per tutti.
Per questo motivo non condannerei la Salernitana alla retrocessione scontata. Non mancheranno le difficoltà, ma anche da queste sapranno immagazzinare l'esperienza giusta per conquistare l'obiettivo.
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