Perché per la Juventus è fondamentale qualificarsi ad una competizione europea?

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Juventus / MARCO BERTORELLO/GettyImages
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Lo sfogo di Massimiliano Allegri al termine della sconfitta di Empoli risulta legittimo: il crollo mentale mostrato dalla Juventus è attutito - ma non giustificato! - dalla nuova penalizzazione in classifica sancita dalla Corte d'Appello Federale pochi minuti prima di scendere in campo al Castellani. Tuttavia, per i bianconeri, scivolati al settimo posto in classifica, non è il momento di mollare, ma di rimboccarsi le maniche per provare comunque a strappare la qualificazione a una coppa europea.

Già, perché sulla testa della Vecchia Signora pende come una spada di Damocle l'indagine condotta dall'UEFA che, quando conoscerà le sentenze della Giustizia italiana, potrebbe a sua volta sanzionare la Juventus, magari estromettendola dalle sue competizioni. In altre parole: per la squadra di Allegri potrebbe risultare "inutile" chiudere tra le prime posizioni in campionato perché rischierebbe di trovare chiuse le porte per Champions, Europa e Conference League; tuttavia, come riferisce Calcio & Finanza, la qualificazione sul campo resta di vitale importanza perché scongiurerebbe rischio che l’assenza dalle coppe si estenda su due stagioni.

Proprio come accade con le squalifiche dei giocatori, le sanzioni dell'UEFA vengono infatti scontate nella prima stagione utile. Pertanto, se la Juventus terminasse il campionato all'ottavo posto e non raggiungesse nemmeno la Conference League, non potrebbe partecipare a un'eventuale competizione europea nella stagione 2024/25, la prima - tra l'altro - in cui la Champions League seguirà il nuovo format a girone unico e prevedrà degli introiti maggiori alle 36 partecipanti.