Perché il City (non) può vincere la Champions League

I giocatori del Manchester City festeggiano il gol di De Bruyne
I giocatori del Manchester City festeggiano il gol di De Bruyne / Miklos Szabo/Getty Images
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Nella serata di ieri, oltre alla vittoria del Real Madrid sull'Atalanta, spicca il passaggio ai quarti di finale di Champions del Manchester City. I Citizens infatti liquidano la pratica Borussia Mönchengladbach con un perentorio 4-0 totale e conquistano un passaggio del turno che non è mai sembrato in discussione.

Sono molte le motivazioni che ci fanno credere che possa essere l'anno giusto per gli uomini di Guardiola. Ma sappiamo che la Champions non è mai una scienza esatta, che i più forti non sempre arrivano fino in fondo. Quindi, in questo articolo cercheremo di evidenziare i punti di forza, ma anche i possibili limiti che potrebbero precludere al City di ottenere la tanto desiderata coppa dalle grandi orecchie.

Perché il City può vincere la Champions

Un allenatore vincente

L'allenatore catalano venne chiamato nel 2016 per vincere la Champions, unico trofeo assente nella bacheca della proprietà araba. Da ormai 4 anni, il City ha collezionato una serie di eliminazioni che hanno fatto sempre presagire un esonero, ma Guardiola ha sempre saputo rialzarsi e non ha mai chiuso una stagione a bocca asciutta. L'esperienza dell'ex tecnico blaugrana sarà sicuramente una marcia in più per i citizens.

Maturità dei giocatori chiave

Sterling, De Bruyne, Gundogan, Bernardo Silva, sono solo alcuni dei pilastri dei Blues di Manchester. Questi giocatori vivono attualmente il picco della propria carriera e sembrano aver trovato finalmente la giusta maturità psicofisica per poter raggiungere grandi traguardi. Molti di loro erano in campo quando l'anno scorso il City venne eliminato ai quarti dal modesto Lione di Rudi Garcia; una sconfitta che brucia ancora e che potrebbe spronare i giocatori a dare il meglio.

Campionato quasi archiviato

Bisogna inoltre considerare che il Manchester City ha già in tasca la vittoria della Premier League. Con 14 punti di vantaggio sui cugini dello United (che hanno però una partita in meno), i citizens possono concentrarsi maggiormente sulla coppa europea, permettendosi qualche passo falso in campionato.

L'uscita di scena di Barcellona e Juventus

Si sa, in Champions non conta solo il proprio cammino, ma anche quello delle contendenti. Se ad ogni sorteggio si spera di pescare la squadra più abbordabile, abbiamo comunque la consapevolezza che le più forti vadano affrontate prima o poi. Per fortuna degli uomini di Guardiola due big del calcio europeo sono già fuori dai giochi: la Juventus è uscita con il Porto (squadra sulla carta più abbordabile da affrontare rispetto ai bianconeri) e il Barcellona è stato eliminato dal Paris Saint-Germain. Sono poche - come vedremo - le squadre che possono giocarsela alla pari con il City.

Cristiano Ronaldo, Lionel Messi
I due grandi assenti dei quarti di finale / David Ramos/Getty Images

I limiti del City

Le contendenti

Abbiamo detto che Barcellona e Juventus sono out. Ma ciò non significa che De Bruyne e company abbiano d'ora in avanti la strada spianata. Anzi, sono molte le contendenti che potrebbero dar fastidio ai citizens. Primo su tutti, il Bayern Monaco appare ancora quella super potenza che l'anno scorso ha vinto tutto e in questa edizione gli uomini di Flick sembrano intenzionati a difendere il titolo (salvo impresa della Lazio stasera). C'è anche il Real Madrid, abituato alle vittorie in Champions League, con Zidane che potrebbe trovare nella coppa una riconferma sulla panchina merengues per la prossima stagione. Poi il Liverpool, il Borussia Dortmund, una tra Chelsea e Atletico Madrid: sono tutte squadre che potrebbero giocare qualche scherzetto agli uomini di Guardiola.

La storia si ripeterà?

Non è la prima volta che diamo il City tra le favorite per la vittoria della Champions League. È un mantra che si ripete ormai da 5 anni; solo che puntualmente veniamo smentiti e i citizens escono clamorosamente dalla competizione. Da quando gli emiri hanno rilevato la società, l'obiettivo è sempre stato quello di conquistare l'ambita coppa, ma questa ossessione sarà destinata ad avere ripercussioni sulla squadra? Sterling, Aguero, Mahrez e tutti gli altri saranno in grado di gestire le aspettative che il mondo calcistico riversa su di loro o dovranno ancora una volta tornare a casa a mani vuote?

Raheem Sterling
La disperazione di Sterling dopo l'eliminazione per mano del Lione lo scorso anno / Alex Livesey - Danehouse/Getty Images

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