Perché la Liga spagnola è pronta a rinunciare al VAR?
Potrebbe esserci una novità clamorosa nel calcio spagnolo: secondo le ultime indiscrezioni riportate dall'emittente radiofonica El Larguero, la Liga starebbe seriamente pensando a rinunciare all'utilizzo del Video Assistant Referee (meglio conosciuto come VAR). La decisione potrebbe essere presa per ragioni puramente economiche, dato che il presidente Javier Tebas avrebbe fatto intendere di non voler pagare la cifra di 3 milioni per l'uso della nota tecnologia di ausilio arbitrale.
Non sembra esserci un clima sereno in Spagna: la girandola di proteste è stata attivata subito dopo la sfida tra Espanyol e Atletico Madrid, ricca di emozioni ma anche di discussioni. La polemica si è concentrata sul secondo gol griffato Griezmann: all'inizio si riteneva che il pallone non avesse oltrepassato la linea di porta, ma il direttore di gara - successivamente - ha deciso di assegnare il gol grazie a un confronto col VAR.
La squadra di casa ha contestato la presenza di immagini nitide, considerando il gol come "irregolare" e chiedendo di fatto la ripetizione della partita. Di seguito il duro comunicato dell'Espanyol: "L'unica immagine utilizzata per l'assegnazione del gol offre una prospettiva dalla quale è impossibile determinare se la palla è entrata o meno nella sua interezza. Questo modo di procedere viola il protocollo VAR, poiché corregge una decisione arbitrale senza avere una sola prova conclusiva per essa. Vi è quindi un'adulterazione della parte e una manifesta negligenza nell'applicazione delle regole e nell'uso della tecnologia disponibile. RCD Espanyol considera i loro diritti violati, sentendosi gravemente lesi, quindi procederemo, di conseguenza, a contestare la partita giocata ieri e chiedere, quindi, che procedano a concordare la sua nullità. Allo stesso modo, RCD Espanyol, in difesa dei suoi interessi legittimi, sta studiando possibili ulteriori azioni legali per l'eventuale danno patrimoniale derivante da questa azione".