Perché la Juventus perde così tante finali?
La Juventus cade ancora in finale. Nella notte di Roma, dopo lo 0-0 dei tempi regolamentari, dopo i calci di rigore è il Napoli ad alzare al cielo la Coppa Italia in un Olimpico vuoto, senza pubblico ma tinto d’azzurro. E nel mondo bianconero torna l’incubo della finale persa, non la prima nella lunga storia della Vecchia Signora.
La percentuale di ko all’ultimo atto di un torneo è particolarmente alta in Champions League. La disfatta di Cardiff con il Real Madrid nel 2017 rappresenta la settima finale di Champions o Coppa Campioni persa nella storia del club più titolato d’Italia, che dal 1973 a oggi ha un terribile record di due successi su nove finali: nel ’73 è arrivato il ko con l’Ajax, dieci anni dopo (1983) quello con l’Amburgo, seguito dal 3-1 del Borussia Dortmund (1997), l'1-0 del Real Madrid (1998), la bruciante sconfitta ai rigori contro il Milan nel 2003, il 3-1 incassato dal Barcellona nel 2015 e, appunto, il fresco 4-1 Blancos di Cardiff.
Un 22% di vittoria che dovrebbe cominciare a far pensare che anche in casa juventina sia partita una maledizione legata alla Coppa più importante d’Europa. Ma perché la Juventus perde così tante finali? Capire il perché di questa difficoltà bianconera non è facile, forse di potrebbe parlare semplicemente di DNA. Specie vedendo che anche Maurizio Sarri (che con il Chelsea ha alzato il cielo l’Europa League prima dell’arrivo alla Continassa) si è bloccato all’ultimo atto contro il suo ex club, così come Cristiano Ronaldo, l’uomo delle finali che con il ko di ieri - dal suo arrivo a Torino - ne ha perso due consecutive a livello di Club per la prima volta in carriera, dopo la sconfitta contro la Lazio nella Supercoppa Italiana di dicembre 2019. Ma si può parlare tranquillamente anche di ’blocco mentale’ una volta arrivati al momento della risoluzione dei conti, una sorta di ‘ansia da prestazione’ che invade gli spogliatoi e le menti bianconere e porta poi a non centrare l’obiettivo. Una psicosi e un’ansia da finale che la Juve deve trovare il modo di poter ‘curare’ per ribaltare i record negativi della sua storia.
“Vincere è l’unica cosa che conta” e “fino alla fine” sono gli slogan che caratterizzano da sempre la Juventus. Ma a vedere la storia, anche il mondo bianconero è costretto a sbattere il muso contro la cruda realtà: anche la sconfitta, per quanto dolorosa, fa parte dello sport. “Fino alla fine”, o “fino alla finale” che sia.
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