Perché la Juve non deve considerare Vlahovic come un caso

Dusan Vlahovic
Dusan Vlahovic / Marco Canoniero/GettyImages
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L'impatto iniziale è stato violento, dirompente, ma nelle settimane successive è cresciuto a tratti un certo scetticismo nei confronti di Dusan Vlahovic. Il centravanti serbo della Juventus è andato subito a segno all'esordio in bianconero contro il Verona e anche in quello europeo in Champions League, contro il Villarreal allenato da Unai Emery.

La domanda oggi sorge spontanea: è giusto considerare Vlahovic un caso? Se da un lato le aspettative erano decisamente alte, dall'altro invece erano giustificate le reazioni al momento dell'approdo del giocatore al JMedical. Dopo quanto fatto con la Fiorentina tutti si aspettavano di vedere una vera e propria macchina da gol all'Allianz Stadium. Eppure - nel corso della storia della Juve - sono stati tanti i bomber che hanno faticato prima di ingranare, anche ben più di quanto stia "faticando" Vlahovic: basti pensare ad esempio a Morata, Dybala e Mandzukic.

Dusan Vlahovic
Dusan Vlahovic / Marco Canoniero/GettyImages

Il primo è diventato titolare nel mosaico tattico di Allegri solo alla decima giornata di Serie A, mentre il secondo - dopo aver timbrato il cartellino per due partite di fila - è finito in panchina. L'esempio più chiaro è l'ultimo, quello di Mandzukic: il croato - prima di diventare una pedina fondamentale per i bianconeri - ha dovuto conquistarsi la titolarità a "sportellate" dati i pochi gol e la sua posizione iniziale da individuare.

Altri esempi? Quelli di Cristiano Ronaldo e Higuain. La superstar lusitana è riuscita ad andare a segno solo alla quarta giornata mentre l'argentino è partito dalla panchina nelle prime due giornate da giocatore bianconero.

Paulo Dybala, Mario Mandzukic
Dybala e Mandzukic / Mike Hewitt/GettyImages

L'avventura di Vlahovic è solo all'inizio e per questo motivo sarebbe sbagliato riconoscere come flop o abbaglio il colpo messo a segno da Arrivabene e Cherubini. Il definitivo exploit del serbo è solo questione di tempo, e il primo anno di rodaggio potrebbe aiutarlo ad entrare sempre di più negli schemi di Allegri (tecnico che, in più di un'occasione, ha dimostrato di saper valorizzare i singoli). E dati anche i casi citati in precedenza sarebbe più opportuno trarre i bilanci nella prossima stagione, senza affrettare i tempi.


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