Perché l'Inter deve rinnovare il contratto a Džeko

Edin Dzeko
Edin Dzeko / Marco Canoniero/GettyImages
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Riavvolgiamo per un attimo il nastro: l'Inter ha battuto nel turno infrasettimanale il Bologna con un roboante 6-1 dimenticando la brutta sconfitta contro la Juventus. A prendersi la scena ci ha pensato Edin Džeko assieme a Dimarco: il secondo ha segnato una doppietta di pregevole fattura, con il primo gol su punizione e il secondo con un mancino imprendibile per Skorupski. Il bosniaco invece ha estratto dal cilindro una volée da cineteca, d'antologia per l'obiettivo di tutti i fotografi.

Un tiro al volo preciso e potente, che ricorda moltissimo quello di Zinedine Zidane nella finale di Champions League del 2002 a Glasgow contro il Leverkusen. Džeko, ancora una volta, ha dato un assaggio delle sue capacità - o meglio - ha fatto vedere cosa può fare quando è in serata. Il suo rinnovo è in discussione...e la domanda è: merita davvero una riconferma o sarebbe il caso di scaricarlo?

Se guardiamo le statistiche, Džeko ha inanellato quattro reti ma è stato comunque fondamentale per il gioco di Inzaghi. Quell'attaccante pivot, ombra e allo stesso tempo luce per i compagni grazie alle sue sponde e alla bravura di creare superiorità numerica abbassandosi e raccogliendo palla. Il talento di Džeko è indiscusso, ma nonostante questo la dirigenza ancora storce il naso il merito al prolungamento contrattuale. Possibile una riduzione dell'ingaggio per un anno con opzione per il secondo, col giocatore che aspetta l'Inter e che non ha alcuna voglia - al momento - di pressare la mano.

Dzeko - ancora una volta - ha dato conferma di tutto il suo estro. Le sue caratteristiche riempiono di gioia non solo Inzaghi, ma anche tutti i tifosi con questi che faticano a contemplare un addio a fine stagione del bosniaco. L'Inter, quest'estate, ha "richiamato" Lukaku alla base nella speranza di avere un bomber in grado di trascinare la squadra. Destino invertito, o meglio, incrociato per Džeko: con il k.o. del belga ha raccolto al volo l'occasione di fare sua l'Inter e date le ultime prestazioni possiamo dire che ci è riuscito non alla perfezione, ma quel tanto che basta per rendersi utile alla causa. Rinnovo in standby, ma l'unità di intenti c'è. Lui è ancora ispirato e può ancora dare tanto al gruppo. Tenerlo è più che sensato, specialmente dopo l'ennesimo assaggio di tutto il suo genio.

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