Perché Inter e Milan non vogliono ristrutturare San Siro? I documenti e le spiegazioni dei due club
Perché Inter e Milan non vogliono ristrutturare San Siro? La risposta è racchiusa nei documenti - raccolti dai colleghi di Calcio e Finanza - che i due club hanno presentato ai consiglieri comunali a Milano per esprime approfonditamente la loro posizione sul tema.
La prima opzione portava a trasferire l’attività sportiva per almeno tre anni fuori da Milano. Ipotesi esclusa per“la mancanza di impianti sportivi alternativi disponibili a ospitare l’attività delle squadre, l’insostenibilità economica e la perdita dei ricavi correlata, nonché l’onerosità economica e organizzativa per l’esperienza dei tifosi. Oltretutto, questa scelta avrebbe comportato la perdita per la Città dell’unico impianto in grado di ospitare grandi eventi e concerti”.
Inoltre la ristrutturazione appariva difficile anche perché prevede:
- la necessità della demolizione del terzo anello per ridurre la capienza globale dell’impianto, ampliare la circolazione sui vari livelli e consentire l’integrazione dei servizi disponibili, oggi insufficienti ad accogliere le esigenze del pubblico (ad esempio durante l’intervallo);
- il conseguente abbassamento/ rifacimento della copertura, per renderla acusticamente adeguata;
- il mantenimento in essere del secondo anello, necessario anche per garantire la continuità d’esercizio durante le fasi di cantiere;
- la contemporanea demolizione e ricostruzione del primo anello, la parte più vetusta dello stadio, al fine di adeguarne la capacità portante e abbassare gli spazi dedicati all’ospitalità (skybox e skylounge), ad oggi allocati troppo in alto, limitando la visione del campo di gioco e l’esperienza stadio sotto il secondo anello;
- la costruzione di un edificio esterno dietro la tribuna rossa per aumentare i volumi coperti per creare aree tecniche, di hospitality ed uffici. Tale edificio coprirebbe la vista di quanto rimarrebbe dell’attuale San Siro (ie. secondo anello e relative rampe).
Con questi interventi, lo stadio ristrutturato “raggiungerebbe una capienza ben al di sotto della soglia dei 60.000 posti e continuerebbe a non disporre di spazi e servizi sufficienti, in quanto la conservazione dell’impianto esistente rimane fortemente vincolata all’attuale posizione dello stesso e ai suoi limiti fisici d’espansione”.
Dietro la scelta c'è anche la questione costi. Secondo le stime dei club, la ristrutturazione costerebbe a Inter e Milan 510 milioni di euro, contro i 650 milioni per la costruzione di un nuovo impianto.
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