Perché il rinnovo tra McKennie e la Juventus è momentaneamente in stand-by?

La Gazzetta dello Sport fa il punto sul futuro di McKennie alla Juve.
Weston McKennie
Weston McKennie / Nicolò Campo/GettyImages
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Sono passati quasi quattro anni dall'arrivo di Weston McKennie alla Juventus, con il centrocampista statunitense che oltrepassava i cancelli del centro sportivo della Continassa tra lo scetticismo generale. I tifosi scherzarono molto sul suo arrivo lanciando sul web l'hashtag "Make Centrocampo great again". Durante la sua esperienza in bianconero, l'ex Schalke 04 è stato allenato prima di Andrea Pirlo e poi da Massimiliano Allegri.

Proprio il tecnico livornese è stato l'arteficie del suo rilancio tecnico. Dopo i primi anni da centrocampista centrale, nel suo ruolo naturale, la scorsa estate - dopo un prestito semestrale al Leeds - lo statunitense ha cambiato ruolo. L'allenatore juventino l'ha reinventato quinto di centrocampo, con ottimi risultati. Proprio questa rinascita ha portato la Juventus a valutare un rinnovo fino a dodici mesi fa impensabile (anzi, c'era il rammarico della retrocessione del Leeds che non ha portato all'obbligo di riscatto). Lo statunitense, considerando la fiducia dell'ultimo anno, ha espresso il desiderio di rimanere a Torino.

Weston McKennie
Weston McKennie / Ivan Romano/GettyImages

Il suo prolungamento contrattuale è uno degli obiettivi della dirigenza. Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport McKennie avrebbe chiesto un leggero ritocco dell'ingaggio ma la Juventus non è della stessa idea, pur puntando ad un prolungamento della scadenza - ora fissata al 30 giugno 2025. Senza rinnovo il giocatore potrebbe essere ceduto. In questa stagione lo statunitense ha collezionato 33 partite in Serie A condite da ben 7 assist, da sommare ai 3 assist in altrettante partite in Coppa Italia.


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