Perché il Milan deve fare un sacrificio per rinnovare Rafael Leao

Rafael Leao
Rafael Leao / MIGUEL MEDINA/GettyImages
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Sempre più protagonista di questo Milan e della Serie A, Rafael Leao si sta guadagnando le attenzioni anche delle big d'Europa. Non è un caso che negli ultimi giorni di mercato il Chelsea sarebbe stato disposto a fare follie per aggiudicarsi le prestazioni del fuoriclasse portoghese, ma sia la dirigenza sia il giocatore hanno fatto muro, declinando (per il momento?) le avance provenienti da Londra.

È chiaro che una crescita come la sua a livello di prestazioni può essere un bene assoluto per il Milan ma potrebbe rappresentare anche un'arma a doppio taglio, in quanto in un momento in cui l'accordo per il prolungamento del contratto non è ancora stato raggiunto, delle eventuali offerte per il calciatore potrebbero far tendere al rialzo le richieste di Jorge Mendes. Da quanto filtra il procuratore chiederebbe una cifra che si aggirerebbe sui sette milioni di euro per il rinnovo del numero 17 rossonero, con Maldini e Massara che non hanno ancora presentato un'offerta ufficiale in merito.

Il Milan ha una politica ben chiara in merito ai rinnovi di contratto, ovvero quella di non andare oltre i sei milioni di euro, che rappresenta l'apice del tetto salariale concordato con la proprietà. Anche in questo caso il rischio è, come accaduto con Donnarumma, Calhanoglu e Kessié, quello di andare troppo a ridosso della scadenza contrattuale e di perdere a parametro zero l'ennesimo calciatore di punta della propria rosa. Se con i calciatori precedentemente nominati i dirigenti sono stati bravi a sostituirli al meglio, non è detto che un altro calciatore come Leao, per età, per caratteristiche e per prospettive di crescita, si riesca a trovare sul mercato. Quindi il dubbio, che precede la scelta: fare uno strappo alla regola oppure rimanere fedeli ai limiti salariali concordati con la proprietà?

Dal punto di vista economico il Milan con Elliott ha praticamente azzerato quasi tutti i debiti e risanato i conti, diventando un'azienda appetibile sul mercato per i nuovi investitori (come confermato dall'acquisto di Cardinale e dai suoi soci). Uno strappo alla regola, in questo senso quindi, non rappresenterebbe un problema. Dal punto di vista sportivo, invece, un'eventuale eccezione ai paletti salariali fin qui sempre rispettati potrebbe creare un precedente, generando una reazione a catena in quei giocatori, considerati al centro del progetto tecnico, che da qui in avanti andrebbero a discutere il rinnovo contrattuale.

Se è vero che l'obiettivo di qualsiasi società sportiva è quello di riuscire ad avere un equilibrio tra risultati sportivi ed economici, è anche vero che una società come il Milan, che sta gettando le basi per tornare ai vertici del calcio italiano ed europeo, non può prescindere dai suoi giocatori migliori. A cominciare da Rafael Leao.