Perchè Hakimi è l'uomo giusto per l'Inter
Come un fulmine a ciel sereno, l'Inter, piazza il colpo. Stando alle ultime, infatti, dopo una trattativa nata in segreto a marzo, in queste ore i nerazzurri stanno definendo gli ultimi dettagli per portare a Milano Achraf Hakimi, terzino messosi in mostra con la maglia del Borussia Dortmund, ma di proprietà del Real Madrid. Decisiva la proposta di Marotta e Ausilio da 40 milioni di euro per battere la concorrenza delle migliori squadre europee (Manchester City e Bayern Monaco in primis). Tuttavia Hakimi è l'uomo giusto per l'Inter?
Rispondiamo subito e senza pensarci: sì. Il terzino marocchino, infatti, è proprio quello che serviva alla rosa di Conte per fare il salto di qualità. D'altra parte, in una squadra che gioca con il 3-5-2, il successo lo garantiscono gli esterni di centrocampo. Se i quinti, come li chiama Conte, riescono a elevare il muro assieme ai tre difensori centrali in fase difensiva e a incidere in attacco, la squadra raggiungerà grandi traguardi. Pensiamo, per esempio, all'importanza di Lichtsteiner e Asamoah nella Juve proprio del tecnico leccese o, ai giorni nostri, a quella di Hateboer e Gosens nell'Atalanta di Gasperini. Così, viceversa, si spiega il terzo posto attuale dei nerazzurri di Milano. Sia sull'out di destra che quello di sinistra, infatti, si sono alternati esterni buoni, ma non in grado di garantire ottima qualità in entrambe le fasi. Vedere il rigore provocato da Ashley Young nell'ultima partita contro il Sassuolo.
Hakimi, invece, essendo nato terzino, a differenza di Candreva, Ashley Young e Moses, è dotato di ottime qualità in fase difensiva, anche se è per quella offensiva che, quest'anno, è diventato uno dei migliori interpreti nel suo ruolo. Proprio l'Inter, d'altronde, è stata una delle sue vittime in Champions League, competizione in cui ha siglato 4 reti in 8 presenze. Numeri da attaccante, arrivati, soprattutto, grazie all'intuizione dell'allenatore del Borussia Dortmund, Lucien Favre, che l'ha spostato a centrocampo. Proprio la posizione che occuperà nello scacchiere di Conte e a cui, quindi, è già abituato.
Da non dimenticare, infine, che stiamo parlando di un ragazzo di soli 22 anni dalla già buona esperienza internazionale. Miglior interprete, dunque, Marotta e Ausilio non potevano prendere. Se, poi, arrivasse un esterno mancino di qualità pari ad Hakimi, allora l'Inter 2020/2021 potrebbe davvero far paura a tutti.
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