Perché è giusto puntare su Kean nel tridente d'attacco
Massimilano Allegri sembrerebbe non voler tornare più indietro. Il tecnico della Juventus - dopo l'arrivo di Dusan Vlahovic - ha cambiato assetto tattico. Adesso il modulo scelto è il 4-3-3, con il centravanti serbo a fare l'attaccante pivot oltre che attaccare la profondità e con Morata alla "Mario Mandzukic". Se l'arrivo di Vlahovic ha portato una ventata d'ottimismo alla Continassa adesso però i tifosi si pongono una domanda: è giusto puntare anche su Moise Kean?
La concorrenza è di altissimo livello e a questa si aggiunge anche il rendimento non ottimale di Kean che lo porta momentaneamente a una posizione marginale nelle gerarchie di Allegri. Prima c'è il derby, poi il Villarreal. Allegri, durante la rifinitura, ha provato ancora il modulo incentrato sulle tre stelle bianconere, con Kean che - nonostante il rendimento al di sotto delle aspettative - continuerebbe sempre ad essere un'alternativa valida a partita in corso e non.
Il tecnico livornese crede fortemente in lui, come dichiarato nella conferenza stampa pre-Toro: "Kean sta meglio. E' un giocatore importante, soprattutto in questo momento in cui abbiamo bisogno di tutti". Bisogno di tutti: una frase emblematica, una sorta d'incoraggiamento nei confronti dell'attaccante che ora scalpita per ritrovare continuità ma soprattutto per svoltare definitivamente una stagione finora giocata a fari spenti.
Una cosa è certa: questa Juve è ormai diventata la Juve del tridente. Dybala, Vlahovic e Morata intoccabili ma forse - anche per un potenziale turnover - sarebbe ideale puntare su Kean per avere sempre una soluzione in più. Difficilmente Allegri cambierà modulo, per questo motivo varrebbe la pena sfruttare tutte le pedine a disposizione. Per il campionato, per la Champions ma anche per non perdere un eccellente affiatamento. Adesso sarebbe opportuno puntare su Kean nel tridente d'attacco.
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