Perché Commisso non riuscì ad acquistare il Milan nel 2018?

Rocco Commisso
Rocco Commisso / Gabriele Maltinti/GettyImages
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Un match sentito quello tra Fiorentina e Milan allo stadio Artemio Franchi, più che altro per le vicende extra-calcistiche. Nel corso di un intervento dall'Ospedale Careggi di Firenze, il patron viola Rocco Commisso non si è sottratto nel lanciare un attacco frontale al sistema calcio: “Il Milan qualche giorno fa ha fatto sapere di aver incassato ben 9 milioni dalla sfida di Champions League contro il Tottenham, noi arriviamo ad 8 in un anno, come facciamo a competere con certe società?", riporta Calciomercato.com

Una classica frecciatina quella del presidente del club gigliato, che da sempre ci ha abituato ad uscite simili. Commisso parla della difficoltà di poter competere con le piazze più blasonate del nostro campionato, e lo fa attraverso la differenza dei ricavi. Questi possono essere aumentati tramite alcuni progetti quali uno stadio di proprietà e la vittoria di un trofeo. Obiettivi non utopici per Firenze. Eppure l'attuale patron viola sarebbe potuto essere proprietario del Milan.

Rocco Commisso
Rocco Commisso / Gabriele Maltinti/GettyImages

Nell'estate del 2018 Commisso non si era sottratto nell'esprimere anche parole al miele nei confronti dei rossoneri, quando era vicinissimo dal rilevare la squadra di Via Aldo Rossi: “La trattativa per l’acquisto del Milan continua, nonostante la difficoltà di comunicazione. Chiudo il contratto. Ma sia chiaro, prima devo avere un accordo vincolante. Non accetterei mai di essere in minoranza. Il club deve essere mio perché credo di poterlo gestire e farlo tornare ai massimi splendori. Il Milan è il Milan, con una tradizione che non tutti i club italiani o mondiali possono vantare”.

Successivamente la scelta di Yonghong Li, ovvero quella di non chiudere l'affare in maniera celere. Un retroscena curioso, una porta scorrevole che ha spinto poi Commisso a prendere la Fiorentina. E stasera al Franchi un altro scontro, stavolta però sarà il campo a parlare.