Per Ante Rebic una sola parola d'ordine: continuità

Ante Rebic con la maglia del Milan
Ante Rebic con la maglia del Milan / Marco Canoniero/GettyImages
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Arrivato un po' a sorpresa negli ultimi giorni del mercato estivo del 2019, dopo un'estenuante trattativa per Correa dell'Atletico Madrid, l'esperienza rossonera di Ante Rebic si è fin qui divisa fra luci e ombre. Da quando è arrivato al Milan il croato è stato spesso paragonato ad un diesel, per via della sua iniziale difficoltà ad ingranare e ad entrare negli schemi tattici di Giampaolo prima e Pioli poi.
Complice una situazione tecnico-tattica in casa rossonera non delle migliori e non paragonabile a quella attuale.

Ante Rebic
Ante Rebic / Marco Canoniero/GettyImages

Ciononostante la sua prima stagione, con il successivo stop di circa tre mesi causa Covid, si concluse con 36 presenze, 15 gol e 5 assist, tutti arrivati dalla ventesima giornata di campionato, dalla doppietta decisiva contro l'Udinese nella vittoria per 3-2 a San Siro.

Discorso analogo anche per la stagione successiva, quella del ritorno in Champions League per i rossoneri dopo 7 anni, nella quale il croato realizzò 11 gol e 9 assist in 33 apparizioni. Anche qui in formato diesel: 3 reti nel girone di andata e la restante parte nel girone di ritorno, hanno fatto in modo che il numero 12 rossonero ponesse la sua firma importante sul ritorno nella competizione europea più importante e ambita, come con la rete del 2-0 messa a segno allo Stadium, nella vittoria finale per 3-0.

L'ultima stagione aveva dato l'impressione di poter essere quella del cambio di rotta per Ante. Le reti messe a segno contro il Liverpool ad Anfield e allo Stadium alla 4ª giornata di campionato avevano fatto assaporare ai tifosi rossoneri un qualcosa di dolce che poi in realtà si è rivelato più amaro del solito: diversi infortuni lo hanno tenuto ai box fino alla metà del campionato e dal suo rientro ha messo a segno una sola rete (e che rete), quella che ha evitato la beffa nel pareggio esterno per 2-2 contro la Salernitana.

Nuovo anno, nuova ripartenza

Sembra che Ante voglia cominciare questa nuova stagione nel migliore dei modi. Presentatosi tirato a lucido il primo giorno di ritiro, chi lo vede e lo studia tutti i giorni a Milanello ne parla come un giocatore rigenerato mentalmente e fisicamente. Voglioso, determinato e con quello spirito da guerriero che non ha mai fatto mancare, Rebic si è messo in mostra anche in queste prime uscite stagionali mettendo a segno due reti. Calcio di luglio, è vero, ma le prime indicazioni positive sono comunque arrivate. Il tutto condito da una fascia da capitano portata sempre stretta al braccio sinistro in questa fase di pre campionato, sintomo di come società e staff tecnico credano fermamente nelle sue qualità.

Ante Rebic
Ante Rebic nel riscaldamento con il Milan / Nicolò Campo/GettyImages

A novembre ci sarà il Mondiale da giocare e l’attaccante del Milan vuole esserne protagonista con la propria nazionale, e per fare ciò bisogna darsi da fare prima con il proprio club.

Rebic ha voglia di ripartire mostrando a tutti le sue qualità, tornando ad essere quel calciatore determinante e incisivo visto solo a sprazzi.


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