I pensieri di Mourinho: nodi di mercato e possibili casi allarmano il tecnico
Sembra passata una vita dalla vittoria di Tirana in Conference League. Una vittoria storica decisa da un guizzo di Niccolò Zaniolo. Ma quella notta è ormai relegata al passato, per la Roma è tempo di pensare al prossimo futuro. E paradossalmente sembra proprio il classe 99’, cresciuto all’Inter e arrivato a Trigoria nel 2018, a tenere sulle spine la società e José Mourinho.
Il motivo è semplice: c’è da preparare una stagione e per farlo occorre una rosa compatta e soprattutto completa e non contraddistinta da malumori interni. Cosa che Mourinho non ha mai accettato in tutte le sue avventure in giro per l’Europa.
La questione Zaniolo è delicata, pensando al rinnovo, e la posizione del club giallorosso non mette al riparto da possibili conseguenze di mercato: Il Messaggero sottolinea come il club abbia scelto di rimandare ogni discorso fino a settembre, una posizione certo non accolta con favore dal giocatore e dal suo entourage.
Un tema che può generare qualche grattacapo anche a Mourinho, così come il discorso esuberi: elementi sul piede di partenza (da Kluivert a Diawara, passando per Calafiori e Villar) per motivi diversi, la cui cessione appare a dir poco strategica per assecondare poi il tecnico sul mercato in entrata.
Accanto alla grana Zaniolo e agli esuberi preoccupa anche la questione finanziaria, con l’UEFA che ha chiesto alla Roma di far quadrare i suoi bilanci. Entro il 30 giugno, giorno in cui le società presentano il loro quadro finanziario. Tuttavia, nonostante i buoni propositi, la Roma già sa fin da ora che non riuscirà ad evitare i buchi di bilancio e le perdite dopo una stagione economicamente molto dispendiosa. Tutti fattori, quelli descritti, che certo non contribuiscono a rendere Mourinho sereno e a prospettare una rosa già pronta per le prime fasi del raduno.
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