Pedro, una sorpresa solo per chi non lo conosceva: un vero colpaccio per la Roma
Un inizio simile da parte di Pedro Rodriguez probabilmente non lo avrebbe sognato neanche il più ottimista dei tifosi della Roma. Più che altro per l'età, 33 anni per il classe '87, e per le modalità del suo arrivo in estate, che è praticamente diventato l'ultimo acquisto della gestione James Pallotta e il primo di quella Dan Friedkin. A cavallo di due ere, quasi come un eroe dei due mondi.
Qualcuno ha anche storto il naso per le modalità in cui Pedrito è planato nella Capitale in un caldo 25 agosto 2020. A costo zero, scaricato dal Chelsea che non gli ha voluto rinnovare il contratto in previsione di una campagna acquisti faraonica che ha portato a Stamford Bridge, tra gli altri, giovani rampanti come Timo Werner e Kai Havertz.
Quasi a prospettare l'arrivo di un calciatore con la pancia piena dopo aver vinto tutto il possibile con Barcellona e Chelsea. Ma la mentalità vincente, tanto decantata da più parti, non si compra al mercato sotto casa o su Amazon. E Pedro l'ha portata anche a Trigoria, spiegando come "per raggiungere la qualificazione in Champions League bisogna puntare a vincere lo scudetto". Una dichiarazione arrivata in un momento di profonda transizione per il club giallorosso che ai più può essere sembrata folle.
E invece Paulo Fonseca pregustava già la versatilità dello spagnolo, schierabile come prima e seconda punta, trequartista ed esterno d'attacco. Il tecnico portoghese lo ha così schierato trequartista insieme a Mkhitaryan e dietro a Dzeko unica punta. Risultato? Pedro svaria su tutto il fronte e regala alla Roma la prima vittoria in campionato con un bombazo in casa dell'Udinese.
"Solo" l'inizio di una serie di prestazioni che lo hanno visto titolare inamovibile e già protagonista di tre reti in sei presenze in Serie A (oltre a quella all'Udinese ha segnato anche a Benevento e Fiorentina), a cui si aggiungono 2 assist nel computo totale. Un giocatore universale Pedro, la cui abilità tecnica - e adesso anche tattica insieme a Mkhitaryan e Dzeko - era nota ai più. Ma non quella testa e quella mentalità, che dalle parti di Trigoria bisognerebbe inculcare a tutti quanti. La strada più "facile", perchè Pedro ahinoi non si può clonare. E i tifosi già cantano Pedro, Pedro, Pedro, Pedro Pè...
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