Pazza Inter al Camp Nou, Lautaro domina e illude, Lewandowski pareggia
L'Inter vola a Barcellona per giocare lo scontro diretto qualificazione nel girone di Champions League, senza il favore del pronostico, ma forte dei tre punti in più in classifica. Inzaghi conferma 9/11 della gara di San Siro vinta per 1-0 dai nerazzurri. Onana è ancora tra i pali con Skriniar, Bastoni e De Vrij a comporre la linea difensiva a tre; largo a sinistra spazio a Dimarco con Dumfries che torna titolare a destra. Centrocampo formato da Calhanoglu, Barella e Mkhitaryan con la coppia Dzeko-Lautaro in avanti.
Finisce 3-3 al termine di 96 minuti pieni di gol, emozioni e colpi di scena. Apre Dembelé per i padroni di casa che chiudono il primo tempo in vantaggio. A inizio ripresa l'Inter pareggia con Barella e supera con Lautaro; i blaugrana non mollano e pareggiano grazie la tiro deviato di Lewandowski. A ridosso del recupero Gosens punisce in contropiede Xavi, ma l'allenatore dei catalani viene ancora salvato dal suo numero 9 che distribuisce un punto a testa con un'inzuccata perfetta. L'Inter è ancora virtualmente agli ottavi ed esce dal campo con un sorriso amaro.
La chiave tattica della partita
Chiave tattica chiara fin dalle prime battute di gioco. Il Barcellona ha il possesso e prova nel più breve tempo possibile a portarlo nella metà campo avversaria; l'Inter mostra un atteggiamento più risoluto con la squadra che attende per poi sfruttare gli spazi lasciati dai blaugrana che attaccano a pieno organico.
Nella prima parte di gara, come è spesso accaduto nelle ultime partite, alla squadra di Xavi manca l'ultimo passaggio ed è l'Inter a sfiorare la rete del vantaggio in un paio di occasioni. Prima Lautaro finalizza sull'esterno della rete un contropiede nerazzurro, poi, sugli sviluppi di una punizione dalla trequarti, Dzeko si allunga in spaccata e colpisce la traversa a Ter Stegen battuto.
Una mezz'ora così intensa stanca l'Inter che dopo le palle-gol create non riesce più a ripartire. Il Barça si avvicina sempre più alla porta di Onana e dopo un paio di occasioni pericolose targate Pedri e Raphinha passa in vantaggio allo Spotify Camp Nou. L'esterno brasiliano serve perfettamente l'inserimento di Sergi Roberto, perso da Mkhitaryan, e lo spagnolo deve solo appoggiare per Ousmane Dembelé e guidare Xavi all'intervallo con un parziale positivo.
Il secondo tempo riprende senza modifiche per Xavi e Inzaghi, e l'Inter dopo nemmeno 5 minuti pareggia. Bastoni dalla trequarti vede l'inserimento di Barella e lo serve con una palla forte e tagliata perfetta: il 23 stoppa al volo e in girata di sinistro mette la sfera sotto la traversa. Dopo il gol l'Inter vive un momento positivo, capisce come evitare la riaggressione del Barcellona e trova tanti spazi nella metà campo avversaria.
La garea ha due facce e una contribuisce a disegnare meglio l'altra. Il Barcellona, quando mantiene la calma e pressa in blocco nella metà campo avversaria, riesce a spaventare e schiacciare i nerazzurri negli ultimi trenta metri, con ragnatele di passaggi che avvicinano in blaugrana alla rete. L'Inter, quando riesce a sfruttare gli errori tecnici del Barça fa male in contropiede.
Il gol del vantaggio è un'invenzione di Lautaro Martinez, che sfrutta un disastro difensivo in marcatura di Eric Garcia. Calhanoglu sventaglia in avanti, il Toro si allarga, salta con lo stop di petto il difensore spagnolo e calcia preciso e potente rasoterra con la sua conclusione che prima di insaccarsi in rete colpisce entrambi i pali.
Negli ultimi dieci minuti regna il caos. Inzaghi opera due cambi, il Barcellona pareggia con un tiro deviato di Lewandowski. I nerazzurri sembrano destinato a soffrire fino alla fine, ma poi Onana manda Lautaro a campo aperto, l'argentino attende i compagni e fornisce a Gosens l'assist perfetto del 2-3. L'Inter festeggia un gol come fosse il fischio finale, ma non ha fatto i conti con il bomber polacco che trasforma un cross dalla destra nella rete del 3-3. Gara folle e irripetibile al Camp Nou che non regala verdetti.
L'episodio della partita
Oggi, nella scelta dell'episodio della partita, abbiamo l'imbarazzo della scelta. Tra le tante giocate illuminanti e i diversi errori visti nella serata di Barcellona, l'opzione più interessante è quella del terzo gol. L'intelligenza di Onana e un rilancio geniale taglia le gambe al Barcellona, tutto troppo in avanti, l'inaspettata lucidità di Lautaro nell'aspettare il suo compagno e la voglia di incidere di Robin Gosens che arriva come un centrometrista e illude milioni di interisti.