Pato: "Milan nel cuore, non volevo andarmene. Ritorno in Italia? Mai dire mai"
Ad Alexandre Pato brillano gli occhi quando sente parlare dei suoi trascorsi al Milan. L'attuale attaccante del San Paolo, ha rilasciato un'intervista a Sky Sport, tornando sulla sua esperienza italiana, in rossonero. Ecco le sue dichiarazioni.
Lo Scudetto con Allegri?
"Recentemente ho messo sui social le foto della festa scudetto a Piazza del Duomo. Sono arrivato al Milan molto giovane, per me è stata una grande responsabilità, abbiamo fatto bene nel primo anno, poi è arrivato lo scudetto - riporta il Corriere dello Sport - e vincere in Italia con la squadra più forte del mondo è stato bellissimo. Quando arrivai mi stupi l'umiltà e la voglia di vincere che avevano tutti i grandi campioni che c'erano in quella squadra, tutti uniti e umili, pronti ad aiutare i nuovi arrivi. Del Milan ricordo solo cose belle".
Sei cambiato rispetto a quando eri al Milan?
Ho girato il mondo. Ora ho la testa diversa rispetto a quando ero giovane, il tempo passa, si fa esperienza, si matura, il rimpianto sono gli infortuni, non avevo allora la testa che ho oggi, c'erano tanti allenamenti da fare, avere attenzione al fisico, cose che ho imparato negli anni, ma ricordo le tante cose belle fatte al Milan, le amicizie. Oggi so cosa fare, cosa mangiare per stare bene, ma quando ero giovane ho perso un po' di fiducia dopo gli infortuni, mi faceva perdere la testa non riuscire a fare in campo quello che sapevo, ma adesso capisco molto di più come sono fatto".
Torneresti in Italia?
"Sto facendo bene al San Paolo, l'obiettivo è tornare in nazionale, arrivare il più in alto possibile, vincere il campionato con il San Paolo. L'Italia, però, resta sempre nel mio cuore, non la dimenticherò mai e spero che i tifosi ricorderanno di me solo le cose migliori. Amo il Milan, non volevo andar via, ma in quel periodo dovevo farlo per riprendermi. Oggi il Milan sta cercando di tornare grande, io mi trovo bene qui al San Paolo, voglio vincere qui quest'anno, poi il futuro non si sa cosa ti offre, ma l'Italia e il rossonero resteranno per sempre nel mio cuore".
I gol?
"La mia forza è la velocità. Ricordo il gol in Champions al Barcellona, fu bellissimo, indimenticabile - ricorda il brasiliano che segnò dopo 20 secondi -. Ringrazio Ambrosini (in collegamento anche lui e capitano di quel Milan campione, ndr) per l'assist che mi fece a Madrid, fu un gol importante anche perchè dopo tanti anni una squadra italiana tornava a vincere al Bernabeu".
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