Da Mancini fino a Insigne e Raspadori: le parole degli azzurri dopo il poker alla Repubblica Ceca
"Abbiamo giocato bene e affrontato la partita nel modo giusto contro un'ottima squadra". È un Roberto Mancini soddisfatto quello che si sofferma ai microfoni di Rai Sport dopo la rotonda vittoria dell'Italia nel test contro la Repubblica Ceca: "All’inizio ci abbiamo messo qualche minuto a carburare, ma volevo vedere la squadra giocare così, è la mia Nazionale - spiega il Ct - dobbiamo migliorare sotto tanti punti di vista, credo possa essere una buona cosa. Insigne e Berardi spaccano le partite? Dobbiamo fare il nostro gioco. Siamo una squadra offensiva, dobbiamo attaccare e difendere quando c'è da difendere. Sarà importante la mentalità. Dobbiamo migliorare, siamo giovani e ci sono tanti punti di vista dove possiamo fare meglio. Fare un'amichevole così è però un buon segno. Ora stiamo insieme, stiamo bene e questo è importante".
"Non potevo farmi un regalo migliore - commenta invece Lorenzo Insigne a fine gara - sono contento soprattutto perché abbiamo fatto una grande prestazione. Manca una settimana all'Europeo, ora recuperiamo energie e iniziamo nel miglior modo possibile. Io leader? Mi sento vecchio (ride,ndr). Sento la fiducia del mister e cerco di fare il meglio. Mancini ha creato un grande gruppo, un grande spirito e ha messo ognuno nelle condizioni di esprimersi al meglio e divertirsi. Stiamo giocando un grande calcio. Turchia? Sarà una bella emozione, non siamo più abituati a giocare col pubblico anche se saranno solo 16mila persone. Dove possiamo arrivare? Credo sia ancora presto, ora è importante avere consapevolezza dei nostri mezzi. Oggi era un grande test e abbiamo fatto tutti una grande partita".
Maglia da titolare e gol anche per Domenico Berardi: "Ho saputo ieri (giovedì, ndr) che sarei partito dal primo minuto, ho giocato una grande partita ma devo provare a fare ancora meglio. Ipoteca per un posto contro la Turchia? Io cerco sempre di dare il massimo negli allenamenti poi le scelte le farà il mister. Poi vedremo chi giocherà tra me, Chiesa e Bernardeschi ma siamo tre giocatori forti. A parte i primi minuti, quando dovevamo prendere il ritmo del gioco, sono contentissimo perché questo era un test importante per prepararci al meglio all'esordio nell'Europeo. Dove possiamo arrivare giocando così? Spero il più in alto possibile".
"Vivere l'esordio nella mia città con la mia famiglia davanti è stato incredibile, sono senza parole - sottolinea invece Giacomo Raspadori -. Mi è passato davanti tutto il percorso, con i momenti belli e brutti che ci sono stati. Credo che quando si dà il massimo ogni giorno per quello che si ama ci si sente anche pronti e si è convinti di poter affrontare le cose. Quando ho capito che il Ct mi avrebbe portato all'Europeo? Lo sto ancora realizzando. Devo ringraziarlo per avermi dato questa possibilità. Sicuramente sono diverso da Belotti e Immobile anche a livello fisico. Sono brevilineo e avere loro come compagni di squadra è una fortuna. Prima erano avversari e li ammiravo, cercherò ogni giorno di rubargli qualcosa".
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