Mourinho-Roma, Conte: "Non ci risparmieremo. Futuro? Solo il meglio per l'Inter"
In Italia e nel mondo la notizia del giorno è quella del ritorno in Italia di Jose Mourinho, sulla panchina della Roma. Il portoghese, in Inghilterra, ha rappresentato uno degli acerrimi nemici di Antonio Conte, appena laureatosi Campione d'Italia con l'Inter, proprio la squadra a cui Mourinho ha portato il clamoroso Triplete di 11 anni fa. E Le Iene hanno intercettato il tecnico nerazzurro per una intervista andata in onda ieri su Italia 1, in cui Conte, che ha anche indossato una parrucca tricolore, ha parlato dello scudetto, del suo futuro e del rapporto con lo Special One.
“È stata una bella gioia e una grande soddisfazione per i calciatori, per me, per il club e per i tifosi.L'ho festeggiato in famiglia, adesso aspetto di festeggiare con calciatori e tifosi. Gli occhi rossi di Brozovic? Quella è congiuntivite” le parole del tecnico riportate da Calciomercato.com.
L'INTER NEL CUORE... COME LE EX: “Se l'Inter è entrata nel mio cuore?Nel momento in cui divento allenatore di una squadra, ne divento il primo tifoso. È inevitabile che io combatta per l’Inter contro tutti e contro tutto. Più nerazzurro o bianconero? Rimango sempre un grandissimo tifoso delle squadre per cui ho allenato, sono tifoso dell’Arezzo, del Lecce e del Bari, come di Juventus e Chelsea".
SUL RITORNO DI MOURINHO - “Mourinho alla festa scudetto? Lui è stata una bandiera e ha sicuramente fatto qualcosa di storico. Mourinho che torna in Italia è una bella notizia per tutti, gli auguro il meglio, a parte quando giocherà contro di me. Se ci siamo chiariti? Assolutamente sì, c’è grandissimo rispetto, poi quando c’è competizione è morte tua, vita mia e quindi non ci risparmieremo. Meglio Lukaku o Ronaldo? Diciamo che Ronaldo è un campione che ha dimostrato tutto il suo valore, ha uno status maggiore ma Lukaku ha le possibilità per fare qualcosa di veramente importante”.
LA CHIOSA DI CONTE SUL SUO FUTURO - "Se vado via o meno? Adesso ci godiamo lo scudetto, poici sarà tempo per fare tutte le valutazioni che dovremo fare tutti insieme con presidente e dirigenti in maniera molto serena per scegliere il destino migliore per l’Inter. Più sì o più no? Scegliamo il destino migliore. Su Eriksen mi ero sbagliato? Christian ci ha messo un po’ di tempo per entrare in alcuni meccanismi, c’è stata pazienza da parte sua e da parte mia, come da parte dello staff. Ma può dare molto ma molto di più. L’Italia? Spero un giorno di essere nuovamente il commissario tecnico della Nazionale in futuro”.
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