Fonseca: "Una squadra che punta alla Champions non può prendere gol simili"

Paulo Fonseca
Paulo Fonseca / Alessandro Sabattini/Getty Images
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Sconfitta rumorosa per la Roma in casa del Parma, un 2-0 che complica molto la corsa Champions della squadra di Paulo Fonseca. Il tecnico giallorosso, ai microfoni di DAZN, ha commentato così il ko del "Tardini".

Paulo Fonseca, Roger Ibanez
Fonseca e i giocatori dopo la partita / Alessandro Sabattini/Getty Images

La partita?
“Era importante segnare prima del Parma, siamo entrati bene. C’è stata questa situazione, poi al primo tiro hanno segnato. Una squadra che vuole vincere ed entrare in Champions League non deve prendere questi gol. Il Parma aveva bisogno di questi tre punti, si sono chiusi e siamo andati in difficoltà”.

Problema fisico?
“Non possiamo prendere questi gol, il Parma doveva vincere, hanno segnato e poi si sono chiusi in difesa. La loro rete ha cambiato la partita, abbiamo avuto difficoltà nel creare situazioni da gol contro una squadra molto bassa”.

Edin Dzeko, Stephan El Shaarawy
El Shaarawy e Dzeko / Alessandro Sabattini/Getty Images

Atteggiamento errato? Tanti errori in difesa?
“Abbiamo avuti problemi nel corridoio centrale, il Parma nel primo tempo ha fatto un tiro e ha segnato in una situazione che potevamo controllare. Una squadra che vuole andare in Champions League non può permettersi questi momenti, non c’è stata concentrazione. Quando sbagliamo, si fa dura perché prendere gol cambia completamente la partita. Nel primo tempo abbiamo fatto circolare la palla non velocemente, con una squadra che ha abbassato quasi tutti i calciatori è difficile, bisogna essere più veloci”.

Cristante andava inserito prima?
“Abbiamo cambiato nel secondo tempo, però Cristante le ha giocate quasi tutte ed era difficile farlo giocare dall’inizio. La squadra ha fatto qualcosa quando Bryan è entrato”.

Manca concretezza in avanti?
“Non penso che sia un problema di attaccanti, la palla non è arrivata in buone condizioni per gli attaccanti. Contro questo tipo di squadre, si fa difficile per gli attaccanti se la palla non arriva in condizione, è un problema collettivo”.

Cosa ha detto ai calciatori?
“Non ho detto niente, non parlo subito dopo. Mi piace andare a casa, vedere la partita e riparlarne negli allenamenti. A caldo non parlo, non voglio essere ingiusto nella mia analisi. Ci sono tante situazioni che pensiamo una cosa e ne facciamo un’altra, devo essere lucido quando analizzo la partita”.


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