Il Parlamento europeo si schiera contro la Superlega
La Superlega torna a far parlare di sé. Non a causa di qualche mossa da parte dei club rimasti (dei 12 fondatori solo Juve, Real Madrid e Barcellona), ma per la posizione assolutamente contraria espressa dal Parlamento europeo che, in una nota, ha ulteriormente bocciato il progetto "dormiente".
Nella nota pubblicata da Calcioefinanza.it i deputati hanno espresso una "forte opposizione alle competizioni separatiste che minano questi standard e mettono in pericolo la stabilità dell'intero ecosistema sportivo". In particolar modo si chiede di mantenere l'equilibrio tra gli interessi commerciali dello sport professionistico e le sue funzioni sociali, tenendo sempre d'occhio i meccanismi di solidarietà attraverso cui le federazioni dovrebbero portare fondi alle attività amatoriali e di base.
Si chiede inoltre che i "Paesi i cui governi violano ripetutamente i diritti e i valori fondamentali non dovrebbero più essere in grado di ospitare grandi eventi sportivi. Gli Stati membri e le federazioni sportive dovrebbero anche tenere conto dei diritti umani e della democrazia nella scelta degli sponsor per gli eventi sportivi".
In ultimo la richiesta del relatore Tomasz Frankowski, che ha spiegato: "Abbiamo bisogno di un maggiore coinvolgimento della politica dell’Ue nello sport e di più finanziamenti per lo sport. Il nostro compito principale come eurodeputati è quello di migliorare e proteggere un modello sportivo basato sui valori in Europa per la prossima generazione. Dobbiamo lavorare insieme contro le forze che minacciano questo modello. Ecco perché siamo contro una Superlega chiusa di club d’élite del calcio europeo. Lo sport è un diritto di tutti. Questo è qualcosa che tutto lo sport europeo deve sempre sostenere".
La relazione, adottata dalla commissione per la cultura e l'istruzione con 29 voti favorevoli, 1 contrario e 1 astensione, verrà votata a Strasburgo in sessione plenaria dal 22 al 25 novembre.
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