Paolo Scaroni ha parlato della situazione sul nuovo stadio del Milan

Paolo Scaroni insieme a Gerry Cardinale
Paolo Scaroni insieme a Gerry Cardinale / Anadolu Agency/GettyImages
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"La Maura è quasi fuori di scena. Dico quasi perché a ragion di logica è perfetta, data la sua storia sportiva e le sue dimensioni. Oggi è chiusa al pubblico". Questo è solo uno dei tanti aggiornamenti sulla situazione del nuovo stadio del Milan. A parlarne, in prima persona, è stato Paolo Scaroni (presidente rossonero) durante la Milano Football Week.

Le dichiarazioni del massimo dirigente del Milan sul nuovo impianto:

"Mi consolo pensando che il nostro Paese sia fatto così e non sono l'unic che si è impiantato nel fare questo tipo di costruzioni. Non immaginate che fatica si fa a spiegare le cose italiane a una proprietà straniera. San Siro è stato costruito nel 1955, quindi nel 2025 - una volta compiuti 70 anni - verrà sottoposto a analisi per capire se meriterà il vincolo come bene storico. È un tema che complica ulteriormente un tema già difficile che ci fa un po' girare la testa".

"A La Maura si potrebbe fare lo stadio occupando una parte piccola dei 75 ettari disponibili, quindi secondo me il progetto ha una sua logica e non mi sembra che avrebbe un effetto devastante per quell'area. Ci sono però vincoli, proteste, opposizioni in Consiglio Comunale... E il sindaco Sala da questo punto di vista è dalla nostra parte e la pensa come me su La Maura".

"Abbiamo in mente altre aree fuori dal Comune di Milano, sempre aree metropolitane del milanese. Ne abbiamo due: una più veloce e una un po' più lenta. Sicuramente prima della fine di questa decade potrebbe esserci il primo passo nel nuovo stadio".

"Per lo stadio abbiamo un signore portato da Cardinale che ha costruito 40 stadi nel mondo. Mi sento molto rassicurato. Cardinale è un manager internazionale e porta con sé questo gruppo di competenti molti utili al Milan".

"Sono stato assediato da persone che volevano venire allo stadio invitando clienti e consulenti tanto da chiedermi se noi avessimo un modo per riceverli trattandoli da azienda. Per loro sarebbe molto logico pagare biglietti per invitare persone. sono cose che avvengono da decenni in Inghilterra e Stati Uniti. Avere uno stadio che ci consente di soddisfare esigenze delle aziende e aumentare i ricavi proprio per poter tenere i posti popolari bassi. Dobbiamo avere la Curva che può venire e chi è pronto a pagare che paghi".