Pallotta a 360 gradi: "Ecco perché è saltata la trattativa con Friedkin e cosa vorrei per il futuro della Roma"
James Pallotta, presidente e patron della Roma, ha rilasciato un'intervista al sito ufficiale del club giallorosso nel corso della quale ha parlato della mancata cessione del club nelle mani di Dan Friedkin ma non solo.
"Il gruppo Friedkin si è avvicinato a noi lo scorso autunno e verso la fine dell’anno stavamo iniziando a trovare un accordo. Abbiamo approfondito i dettagli, nei quali spesso si nascondono le difficoltà, ma dopo le modifiche apportate dai loro avvocati e banchieri, l'offerta ha iniziato a trasformarsi in qualcosa di sempre meno appetibile sia per la Roma sia per il nostro gruppo di investitori. L'ultima offerta semi-concreta che abbiamo ricevuto, sulla quale dei dettagli sembrano essere trapelati da alcuni dei loro avvocati o banchieri, non era minimamente accettabile. Se il gruppo Friedkin avesse i soldi e volesse parlare ancora e avanzare un’offerta tale da essere ritenuta accettabile da tutti noi per la Roma, lo ascolteremmo", queste le parole di Pallotta.
Il numero uno della Roma ha poi concluso: "Vorrei lasciare il club in mani ottime, solide. Vorrei qualcuno che sia una buona guida per la Roma e che le permetta di poter competere come a tutti noi piacerebbe. Fino a quel momento, continueremo a sostenere la Roma in tutti i modi e a investire nel club. Mercato? Il Covid-19 ha avuto un impatto finanziario significativo sul mondo del calcio e, certamente, sulla Roma. Nessuna società al mondo sa come andrà a finire la finestra di mercato questa estate o in inverno ma alla fine dobbiamo fare la cosa migliore per la Roma".
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