Il pagellone del Napoli nel girone d'andata
Il Napoli chiude il 2021 con un unico auspicio: riportare lo Scudetto allo stadio Diego Armando Maradona. I risultati stanno in parte dando ragione all'operato di Luciano Spalletti, in guerra (sportiva, s'intende) contro la sua ex Inter per regalare un'altra gioia al popolo azzurro che fin dal primo istante lo ha accolto con il giusto entusiasmo. Come è andata sin qui la stagione dei partenopei? Ecco il pagellone con i voti ai calciatori e anche all'allenatore.
ALEX MERET 6 - Un gol subito in due partite, la media è discreta. Purtroppo il giovane talento italiano è la riserva di Ospina e difficilmente potrà accrescere il proprio score.
DAVID OSPINA 7 - Prima con Gattuso, ora con Spalletti. Ospina è il portiere che dà più garanzie ai propri allenatori nonostante l'età e la scarsa prospettiva futura. Onore a lui per l'arduo compito di difendere i pali di una squadra che ambisce a qualcosa di importante.
KALIDOU KOULIBALY 7 - Il trentenne senegalese ha concluso l'anno solare con un infortunio muscolare che lo ha costretto a saltare le ultime partite di campionato. Analizzando il suo rendimento, gran parte del merito gli va attribuito se il Napoli si ritrova ai piani alti della classifica.
AMIR RRAHMANI 7 - È sorprendente l'expolit dell'ex centrale del Verona, in grado di annotare anche tre reti alla voce dei gol fatti. Una stagione in crescendo, e il punto di arrivo è ancora lontano.
KOSTAS MANOLAS 4 - Impiegato solamente quattro volte da Spalletti, il difensore greco non ha perso l'occasione e ha fatto le valigie per la Grecia: è dell'Olympiacos e non sarà un grande rimpianto per i tifosi del Napoli.
JUAN JESUS 6,5 - Esattamente come Rrahmani, Juan Jesus si è rivelato una bella scoperta per l'ambiente azzurro al netto dell'ultimo episodio con lo Spezia. Il brasiliano è in cerca di riscatto dopo essere stato emarginato dalla Roma.
FAOUZI GHOULAM 6 - Delle tre partecipazioni in Serie A, ci si ricorda dell'ottima prestazione offerta contro il Milan. Va bene così per ora, ma dovrà rendersi più partecipe prossimamente per diventare un elemento importante.
MARIO RUI 7 - Il suo nome passa spesso inosservato. Se però guardiamo il campo, l'apporto del terzino portoghese alla causa partenopea è ammirevole. Attenzione all'esuberanza, che in alcuni casi può giocare brutti scherzi.
GIOVANNI DI LORENZO 7,5 - Cosa dire del campione europeo con la Nazionale? Il difensore sta maturando a vista d'occhio e, grazie all'esperienza internazionale fatta in questi anni, amministra la fascia di appartenza con personalità e capacità.
KEVIN MALCUIT 6 - Avvio turbolento per via di numerose critiche, poi un percorso in lenta risalita. Ci sono stati spiragli che fanno ben sperare in vista della seconda parte di stagione.
ANDRE ZAMBO-ANGUISSA 7,5 - Ah, come gioca Anguissa! Un piacere vederlo dettare i tempi in mezzo al campo, un peccato averlo perso per alcune partite. Applausi sia all'ex Fulham per il rendimento sia alla società per averlo acquistato senza troppo clamore.
DIEGO DEMME 5 - Il tedesco non sta ingranando, sembra essere un pesce fuor d'acqua in una vasca piena di squali. Se continua così, verrà presto sbranato.
STANISLAV LOBOTKA 7 - Oggetto misterioso per tanto, troppo tempo. Era il momento di uscire allo scoperto e Lobotka lo ha fatto. Malgrado le apparenze, il pallone tra i piedi dello slovacco viaggia silenzioso e leggiadro.
FABIAN RUIZ 6,5 - I cinque gol finora messi a referto gli garantiscono mezzo voto in più della sufficienza. Il centrocampista spagnolo, però, non sta rendendo al massimo delle proprie potenzialità. Cercasi fantasia.
ELJIF ELMAS 7,5 - Il macedone sta attraversando un periodo d'oro con la maglia del Napoli. Due reti per il centrocampista, ma quanta sostanza sul fronte offensivo: dà estro e ottimi palloni a tutto il reparto, non deve assolutamente calare. È stato uno dei migliori, non c'è dubbio.
PIOTR ZIELINSKI 8 - È l'ambasciatore del Napoli. La sua intelligenza calcistica lo ha portato in cattedra, è stato e sarà il professore che guiderà i suoi allievi verso le loro ambizioni. In più ha portato cinque gol nelle casse azzurre in campionato, al pari di Fabian Ruiz.
LORENZO INSIGNE 7 - Capitan presente (in attesa di conoscere il suo futuro) rappresenta l'anima del Napoli. Per Insigne sono quattro i gol all'attivo, conditi talvolta da ottime prestazioni. Purtroppo a fermarlo sono stati alcuni acciacchi fisici che, si spera, non comprometteranno forse gli ultimi mesi in azzurro.
MATTEO POLITANO 6,5 - La concretezza sotto porta non è il suo forte, ma l'esterno offensivo si è mostrato indispensabile per il Napoli nei finali di gara: la sua rapidità di movimento e la genialità tecnica lo hanno reso spesso una spina nel fianco per gli avversari nel loro momento di maggior stanchezza fisica.
DRIES MERTENS 8 - Che delizia vederlo dipingere capolavori. Che giochi 90 minuti o 10 secondi, Mertens ha il bellissimo vizio di lasciare il segno. I suoi gol, inoltre, non sono mai banali. Mezzo voto in più per le dichiarazioni pubbliche d'amore verso Napoli, con un contratto che potrebbe non essere rinnovato.
HIRVING LOZANO 6,5 - Lozano sì, Lozano no? Nì! Il messicano ha alternato prove di tutto rispetto ad altre a dir poco deludenti. Va bene prendere il pallone a centrocampo e impressionare il pubblico, ma qualche volta sarebbe meglio correre di meno e segnare di più.
ADAM OUNAS 7 - Non ha fatto cose eccezionali, ma ha dimostrato di poter far parte del progetto Napoli. Da subentrante ha garantito fantasia, dinamismo e qualche giocata di livello. Finalmente ha trovato la sua dimensione.
VICTOR OSIMHEN 7,5 - Instancabile e letale davanti alla porta, purtroppo fragile dal punto di vista fisico. Anche in questa stagione l'attaccante nigeriano ha sofferto fastidi muscolari e quella terribile botta allo zigomo contro l'Inter che gli ha fatto terminare in anticipo il girone d'andata.
ANDREA PETAGNA 6,5 - I numeri non lo confortano (un gol in quindici presenze), ma il lavoro sporco di Petagna là davanti non è da sottovalutare. È un jolly che in alcune partite va lasciato in panchina e in altre va messo in campo per tenere palloni e dare fisicità al reparto offensivo.
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