Il pagellone del Milan nel girone d'andata
Il Milan è stato in grado di dare continuità ai risultati ottenuti nell'annata 2020/21 e di attestarsi, anche nel nuovo campionato, tra le prime posizioni della classifica. Il sogno Scudetto resta vivo, in attesa di un 2022 che potrebbe regalare nuove emozioni a tutti i tifosi rossoneri. Come è andato il girone d'andata della formazione di Stefano Pioli? Ecco il pagellone con i voti ai calciatori e anche all'allenatore.
MIKE MAIGNAN 6 - Il portiere francese ha saltato sei partite a causa di un infortunio al polso. Prima e dopo lo stop si è ripreso il proprio posto naturale tra i pali, alternando ottime parate ad alcuni errori. La sufficienza, però, è piena.
CIPRIAN TATARUSANU 7 - Chissà cosa avranno pensato i tifosi quando hanno letto la notizia dell'infortunio di Maignan. Molti, probabilmente, non si ricordavano nemmeno che in rosa vi fosse Tatarusanu. Eppure, l'ex Nantes ha tenuto alto l'onore del club e sfoggiato prestazioni di assoluto livello.
FIKAYO TOMORI 7 - Il centrale non ha perso occasione per ribadire la propria importanza nelle gerarchie milaniste. Qualche leggerezza c'è stata, ma può capitare: la somma delle partite disputate dice chiaramente che il Milan non può fare a meno di Tomori.
SIMON KJAER 7,5 - Soltanto l'ennesimo infortunio della sua carriera avrebbe potuto interrompere una serie di prestazioni da Milan. Esperienza, carisma e qualità. Non ci resta che il rammarico di non vedere più il danese corso di questo campionato, con l'augurio di una serena guarigione.
MATTEO GABBIA 5,5 - Tre presenze non sarebbero abbastanza per giudicare, ma le prestazioni di Gabbia in questa prima parte di stagione non hanno assolutamente convinto.
THEO HERNANDEZ 6,5 - L'esterno francese è sempre un valore aggiunto per il Milan sia in fase difensiva sia in quella offensiva. In alcune partite, complice anche un solo gol realizzato a referto, il suo rendimento non rispecchia minimamente quello dell'annata precedente.
FODE BALLO-TOURE 6 - Dopo un inizio in sordina, l'ex Monaco ha ricambiato almeno in parte la fiducia del tecnico Pioli: in pochi minuti (477 nonostante le 9 presenze ufficiali) Ballo-Toure ha fatto intravedere le proprie qualità sulla fascia. Se supererà il pericolo cessione a gennaio, potrà rivelarsi molto importante.
DAVIDE CALABRIA 6 - Il classe '96 è ai box per un problema muscolare da più di un mese, ma quando è stato impiegato (anche con la fascia da capitano al braccio) Calabria ha sempre dimostrato. E i tifosi non vedono l'ora di riabbracciarlo. Dalle sue prove in campo passa anche la possibile convocazione in Nazionale.
ALESSANDRO FLORENZI 6,5 - Il rendimento di Florenzi è inattaccabile, in più il terzino in prestito dalla Roma ha messo sempre grinta e cuore in ogni giocata. Anche fuori dal campo, davanti alle telecamere, ha sempre profuso parole da vero leader dello spogliatoio.
PIERRE KALULU 6 - Una buona media per una riserva che ha tutto da dimostrare ed è stato catapultato in uno scenario prestigioso come quello in cui vive attualmente il Milan. Il terzino deve crescere, non c'è dubbio, ma i propositi sono buoni.
ISMAEL BENNACER 7 - L'algerino è il miglior centrocampista rossonero per distacco perché abbina dinamismo e sostanza a visione di gioco e abilità col pallone tra i piedi. Ogni tanto si è perso, frutto però del disordine che in alcuni match è stato causato dalle scarse prestazioni dei compagni.
SANDRO TONALI 6,5 - Sembra il sosia del ragazzino spaesato che, fino a qualche mese fa, collezionava espulsioni e critiche. La crescita è stata esponenziale e ora, anche lui, si sente al centro del progetto. Per fare quel salto in più, però, occorre trovare continuità.
TIEMOUE BAKAYOKO 4,5 - Il Bakayoko-bis è un fallimento totale. Non c'è nient'altro da aggiungere sul centrocampista di proprietà del Chelsea.
RADE KRUNIC 6 - Il bosniaco è apprezzato soprattutto per la sua duttilità sul fronte offensivo, ricoprendo più ruoli e permettendo ai compagni di tirare un po' il fiato. Al suo repertorio mancano ancora due cose: il guizzo in avanti e, di conseguenza, il gol.
FRANCK KESSIE 5,5 - La questione legata al mancato rinnovo di contratto ha compromesso la stagione di Kessié: volente o nolente, per l'ivoriano il momento no è iniziato ad agosto e non è mai finito del tutto. La doppietta di Empoli non cambia il volto dell'intero girone.
BRAHIM DIAZ 6,5 - Il fantasista ha dovuto fare i conti con il Covid, ma ha cavalcato l'entusiasmo del Milan per tutto l'arco del girone di andata. Tre gol all'attivo in campionato (potrebbe fare meglio) e tanta generosità per il terminale offensivo rossonero: per essere il simbolo del club in futuro dovrà migliorare i suoi numeri. Perché, a conti fatti, sono quelli che contano.
DANIEL MALDINI 6 - Il suo impiego è stato centellinato, com'è giusto che sia. Nessuno scorderà mai quel 25 settembre, giorno in cui Maldini ha messo a segno il suo primo gol in Serie A contro lo Spezia.
ZLATAN IBRAHIMOVIC 7 - Guai a dargli un voto basso... Scherzi a parte, Ibra è sempre Ibra: a parole e con i fatti, come dimostrano i sette gol segnati in undici partite. La media è ottima e, anche quando non gioca, lo svedese si rivela fondamentale a bordocampo. Un giocatore-allenatore che non ha intenzione di appendere gli scarpini al chiodo. E sogna lo Scudetto, più di tutti.
OLIVIER GIROUD 6,5 - Quattro reti in nove partite rappresentano un buon bottino per l'ombra di Ibrahimovic. Nonostante la concorrenza ingombrante dello svedese, l'attaccante ha mostrato fin dal primo istante grande attaccamento alla maglia e dedizione alla causa. Una sola incognita: le sue condizioni fisiche.
RAFAEL LEAO 6,5 - Il cammino fin qui compiuto da Rafael Leao è colmo di rammarico. È vero, le soddisfazioni ci sono state e ci saranno perché è dotato di una classe sopraffina. Proprio per questo motivo da uno del suo calibro ci si aspetta molto di più. Allo stesso tempo, il portoghese va elogiato per aver colmato l'assenza di Rebic. Malgrado la stanchezza.
ANTE REBIC 5 - Un gol in nove presenze, e gli infortuni. L'avvio di campionato del croato è stato pessimo. L'auspicio è che l'ex Eintracht possa ritrovarsi nei mesi che verranno.
PIETRO PELLEGRI 4,5 - Poche chances (mal sfruttate) e i soliti problemi fisici. Pellegri non è pronto per il Milan.
ALEXIS SAELEMAEKERS 7 - Il belga è un autentico jolly per il Milan. Sulla fascia lavora bene in tutte le fasi di gioco, svariando da un reparto all'altro con semplicità e autorevolezza. La vetta della montagna da scalare è sempre più vicina.
SAMU CASTILLEJO 5,5 - È chiaro a tutti che Castillejo non faccia più parte dei piani della società né dell'allenatore. Giusto, dunque, non pretendere molto da lui.
JUNIOR MESSIAS 7 - È stato fuori per un problema fisico, non è da tutti (specialmente per uno come lui che ha fatto un percorso lunghissimo prima di arrivare al Milan) trovare subito la chiave del meccanismo rossonero e inserirsi alla perfezione nel gruppo. A volte si emoziona troppo, ma la sua storia è destinata a proseguire.
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