Pagano e la lavagna di Mou: il talento della Roma avrà spazio in prima squadra?

Riccardo Pagano
Riccardo Pagano / Mattia Pistoia/GettyImages
facebooktwitterreddit

I primi giorni di ritiro sono sempre i più complicati. In primis in quanto si svolgono spesso nel centro sportivo del club in questione, quindi con il conseguente caldo della città, poi perché gli allenatori non possono contare su tutta la rosa e, almeno inizialmente, devono rinunciare ai giocatori che hanno preso parte agli impegni con le rispettive nazionali, ai quali è stata concessa una settimana di vacanza extra.

Non fa eccezione la Roma, che in questi giorni è tornata ad affollare il centro sportivo di Trigoria per preparare la nuova stagione, senza però pedine importanti come Pellegrini, Rui Patricio, Cristante e il neoacquisto Ndicka.

In una storia pubblicata su Instagram, José Mourinho ha mostrato ai tifosi che i nazionali torneranno a disposizione solo il 17 luglio e che fino ad allora potrà contare solo su un gruppo piuttosto ristretto. Sulla lavagnetta tattica dello Special One ad attirare un nome è stato però un nome che alla maggior parte dei romanisti dice poco o niente: quello di Riccardo Pagano. Conosciamolo meglio.

Ruolo e caratteristiche tecniche

Classe 2004, Pagano è originario di Tivoli ma ha dato i primi calci nel Villanova. Fu Bruno Conti a scoprirlo e a portarlo in giallorosso. Aveva appena 9 anni e, per questioni di praticità, decise di trasferirsi con il padre nella Capitale separandosi così da parte della famiglia. Di lì è partita la sua scalata nelle formazioni giovanili della Roma, con tanto di vittoria dello Scudetto Under 15 (in una squadra in cui c'era anche Missori, recentemente passato al Sassuolo) e rapido approdo nella Primavera. Quest'anno ha messo a segno 15 gol ma a colpire è stata soprattutto la qualità delle sue giocate.

Parliamo infatti di un trequartista molto tecnico che, oltre a fungere da raccordo tra centrocampo e attacco, non disdegna gli inserimenti offensivi. La fantasia è senza dubbio la sua dote migliore, una caratteristica che lui stesso cerca di esaltare indossando la maglia numero 10.

Il rapporto speciale con Totti e con la maglia numero 10

Dalle parti di Trigoria, quel numero non può lasciare indifferenti, eppure Pagano non sembra avvertire la pressione. Probabilmente il merito è proprio di Francesco Totti, visto che il giovane talento giallorosso è gestito dalla CT10 Management, l'agenzia di proprietà dell'ex capitano.

In una recente inter vista riportata da forzaroma.info, il classe 2004 ha parlato della maglia numero 10 e del suo rapporto speciale con Totti: "Mi dà tanta responsabilità e mi piace averla. Ho l'opportunità e il privilegio di averlo al mio fianco, con lui è bello parlarne, mi dà molti consigli, mi dice cosa fare e non fare dentro e fuori dal campo. Lui ci è già passato. Mi sento fortunato di averlo al mio fianco. Ma nessuna pressione. È il mio numero preferito, sono stato felice di averlo quest'anno in Primavera. E sono felice di indossare questa maglia".