Osimhen: "Un sogno essere a Napoli. Drogba il mio idolo, ma l'infanzia è stata difficile"

Victor Osimhen
Victor Osimhen / MB Media/Getty Images
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Victor Osimhen ha senz'altro rappresentato il colpo dell'estate per il Napoli, visto che Aurelio De Laurentiis, per prelevarlo dal Lille, ha sborsato ben 70 milioni di euro. E l'attaccante nigeriano, dalle colonne del Corriere della Sera, ha parlato, oltre che della sua carriera, della sua difficile infanzia.

La morte della madre e le difficoltà d'infanzia

"Sono nato e cresciuto in un posto chiamato Olusosun. In un ambiente molto umile, è stato molto difficile per me. Mia madre è mancata quando ero piccolo, tre mesi dopo mio padre ha perso il lavoro. È stato un periodo molto difficile per tutta la famiglia. Dovevo vendere acqua nelle strade trafficate di Lagos per poter sopravvivere. Io e i miei fratelli. È stato molto difficile, così come il posto da cui sono venuto. È un luogo in cui non c’è speranza, dove nessuno ti dice di credere in te. La mia infanzia è stata dura, a differenza di altri bambini che magari se la godono. Io lottavo per sopravvivere, ero impegnato a guadagnare da vivere. Sono andato via di casa che ero molto giovane. Vivevo in mezzo al traffico di Lagos, a fare lavoretti come tagliare l’erba, fare commissioni per altre persone, prendere acqua per i vicini, al fine di guadagnare qualche soldo per mangiare".

L'idolo Drogba

Didier Drogba
Didier Drogba / Shaun Botterill/Getty Images

Il suo grande idolo è da sempre Didier Drogba: "Lui è stato un esempio per me. Mi sono innamorato del suo modo di giocare e del tipo di persona che è. Da quel momento vedere giocare Drogba ha avuto un impatto importante sul mio futuro, mi ha aiutato molto".

SSC Napoli v Genoa CFC - Serie A
SSC Napoli v Genoa CFC - Serie A / MB Media/Getty Images

Osimhen, per il Napoli, è diventato l'acquisto più costoso di sempre: «Per me essere qui è un sogno che diventa realtà. Se qualcuno mi avesse detto tre anni fa che avrei giocato in una delle squadre più importanti al mondo, non ci avrei creduto. Ho trascorso momenti difficili al Wolfsburg, sono stato rifiutato da due squadre belghe e poi sono stato reclutato dallo Charleroi. La mia vita era parecchio stressante all’epoca. Ora credo che nulla sia impossibile". Il nigeriano, in conclusione, rivela il suo sogno: "Vincere il premio per il miglior calciatore africano dell’anno. Devo fare ancora molta strada e sto lavorando per raggiungere questo obiettivo. Penso di essere sulla strada giusta. Non sarà semplice, ma come persona avere una famiglia sarebbe un sogno".


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