Osimhen, l'ex agente: "Non voleva l'Italia e temeva il razzismo. Avrebbe rifiutato 10 milioni, poi Koulibaly..."
Sembra ormai tutto fatto per Victor Osimhen al Napoli. L'accordo tra gli azzurri e il Lille è stato trovato sulla base di 47,5 milioni di euro a cui verrà aggiunto il cartellino di Orestis Karnezis: per la fumata bianca manca pochissimo, dopo la firma dell'attaccante dello scorso week-end. I due club stanno sistemando solo gli ultimi dettagli di un contratto da ben 36 pagine.
Ma adesso, però, esplode la polemica di Jean-Gérard Benoit Czajka, ex agente di Osimhen, che ha rilasciato una lunga intervista a France Football spiegando come sono andate le cose: "Ufficialmente ho firmato il primo mandato per Osimhen quando aveva 16 anni - le sue parole riportate da Calciomercato.com -. Dopo la Coppa del Mondo del 2015 tutti mi hanno chiamato. Alla maggiore età si è trasferito al Wolfsburg, poi al Charleroi, al Lille e infine al 99% al Napoli. La separazione? Bella domanda, siamo stati improvvisamente licenziati per essere sostituiti da un nuovo agente. Il mattino del 13 luglio Victor mi chiede di accompagnarlo a Napoli: gli ho dato l'ok, ma il volo era sold out e non l'ho preso. Il Lille gli aveva noleggiato un aereo privato per la Sardegna, dove c'erano i due presidenti, ma senza di me non poteva firmare".
Czajka ha reagito: "I miei avvocati hanno inviato una mail a Victor, al Napoli e al Lille. Il 14 luglio mi hanno detto senza motivo che si interrompeva il mio mandato di rappresentanza mentre i due club avevano già l'accordo da settimane e il giocatore aveva fatto le visite mediche a Roma. Commissioni? Assurdità. Avevamo un documento scritto dal Napoli, ricevuta da Giuntoli, di 5 milioni per il lavoro svolto. Dietro tutto questo ci sono anni di sacrifici che hanno reso Victor Osimhen il giocatore che è diventato. Quando è stato tutto fatto, siamo stati rimossi. Siamo in contatto con il Napoli da marzo, dopo il Covid ci siamo finalmente visti a fine maggio. Se andiamo in Italia è perché i due club sono d'accordo da tempo e ce l'hanno detto. Il Lille non ha apprezzato il fatto che Victor sia andato e tornato da Napoli senza firmare il contratto"
Poi la rivelazione: "Ad essere sincero, Victor non voleva andare in Italia. Fin dall'inizio era bloccato sul giocare in Serie A perché spaventato dai problemi di razzismo. Anche a marzo-aprile mi ha detto: 'Non voglio giocare in Italia, anche se è alla Juve per 10 milioni netti'. Gli ho detto che prima di avere idee così forti doveva viaggiare e vedere di persona. Lo abbiamo fatto a inizio luglio, abbiamo incontrato l'allenatore, il ds e il presidente De Laurentiis, un uomo con valori ed esperienza. Victor ha parlato molto anche con Koulibaly, decisivo nella sua scelta. Perché non è ancora ufficiale? Stanno cercando di giustificare il lavoro del nuovo agente. Ho fretta di scoprire il contratto finale firmato da Victor e confrontarlo con quello che avevamo fatto noi. Abbiamo sempre lavorato onestamente con Victor. Stiamo in silenzio, i miei avvocati hanno tutti i documenti sul lavoro svolto. Farò valere i miei diritti in tribunale"
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