Nuovo stadio della Roma da 40000 posti? L'idea della famiglia Friedkin
Dopo la sfortunata vicenda del nuovo stadio nell'ex ippodromo di Tor di Valle, la Roma tenta di ripartire. Per Dan Friedkin, nuovo proprietario della Roma dall'estate del 2020, la questione stadio rimane di vitale importanza ed è necessario muoversi in tempi rapidi. A seguito della revoca del Comune di Roma degli atti deliberativi su Tor di Valle, la società giallorossa pensa ad un nuovo investimento nella zona del Gazometro.
Quella del Gazometro è un'area di proprietà di ENI, vicina a due fermate della metro e adiacente a Testaccio: proprio in questo quartiere la Roma giocò le sue partite nel famoso "Campo Testaccio" dal 1929 al 1940, prima di trasferirsi allo Stadio Olimpico. Un omaggio quindi alla storia della squadra capitolina, che farebbe certamente felici molti tifosi, anche per un' eventuale riqualificazione di un'area da tempo degradata.
Gli obiettivi principali per la realizzazione del nuovo stadio sono sostanzialmente due. Il primo riguarda la destinazione d'uso: il terreno su cui nascerà il nuovo stadio dovrà prevedere la realizzazione di impianti sportivi, di modo che non sia necessario modificare il piano regolatore. Il secondo obiettivo è quello di evitare interventi infrastrutturali, che farebbero lievitare i costi.
Si parla, quindi, di uno stadio da circa 40.000 posti inglobato nel tessuto urbano, non troppo grande e con costi decisamente ridotti rispetto ai 500/600 milioni previsti per Tor di Valle. L'altro terreno papabile può essere quello di Tor Vergata, facente capo a Caltagirone, oppure un'eventuale rivalutazione dello stadio Flaminio. Ipotesi che ad oggi rimangono comunque molto difficili.
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