Per il nuovo stadio di Inter e Milan si rischia un nuovo rallentamento

Stadio San Siro
Stadio San Siro / Maria Moratti/GettyImages
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Il rischio di un nuovo stallo nella costruzione del nuovo stadio di Inter e Milan, che andrebbe a sostituire l'attuale Giuseppe Meazza, è più concreto che mai. Stavolta il blocco potrebbe arrivare dal Governo Meloni, ed esattamente dal neo Sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi. Quest'ultimo infatti si è detto pronto a mettere un vincolo - se dovesse servire - per evitare di demolire lo storico impianto milanese. Una situazione che ha spiazzato totalmente il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, e le due società calcistiche coinvolte in un investimento da oltre un miliardo di euro.

"Lo stadio di San Siro è stato già esaminato dalla sovrintendenza a lungo e si è definito che non era vincolabile". Queste le parole al veleno di Giuseppe Sala, che vede sempre più il rischio di naufragio totale del progetto di Inter e Milan. Le due società si schierano apertamente con il Sindaco di Milano, anche se già in passato non hanno escluso alternative, ossia la costruzione del nuovo impianto fuori dalla città milanese. Lo stesso Giuseppe Sala ha immediatamente inviato una lettera al nuovo Premier per ottenere risposte e delucidazioni su questo veto imposto da Vittorio Sgarbi.

E La Gazzetta dello Sport ha svelato la lettera inviata dal primo cittadino di Milano al Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni:

Signor Presidente, mi rivolgo direttamente a Lei, confidando nella costruzione di rapporti istituzionali improntati a lealtà e chiarezza, per ricevere cortesi chiarimenti sulle deleghe che sono state assegnate al Sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi. Il Sottosegretario Sgarbi, a poche ore dalla sua nomina, ha formulato pubblicamente affermazioni che reputo prive di fondamento giuridico. Mi riferisco in particolare a due temi. Il primo riguarda la preannunciata volontà di riportare nella sua posizione originaria (Sala degli Scarlioni del Castello Sforzesco) la Pietà Rondanini di Michelangelo, al momento esposta nell’ospedale spagnolo del Castello. Il secondo ha a che fare con le iniziative anticipate in ordine a possibili vincoli da imprimere allo Stadio Meazza. A proposito del Meazza, Sgarbi, in opposizione all’eventuale abbattimento dell’attuale stadio, avrebbe testualmente affermato: “Se dovesse servire un vincolo, lo metterò". Si tratta di affermazioni che, in primis, non tengono conto di percorsi realizzati e assai apprezzati, come nel caso della esposizione della Pietà di Michelangelo, ovvero, per ciò che attiene allo Stadio, a complessi iter amministrativi che hanno già coinvolto più Enti. Ma soprattutto queste dichiarazioni appaiono esorbitare dalle competenze del Sottosegretario e sembrano piuttosto destinate ad alimentare confusione e disorientamento che certamente nuocciono al corretto esercizio dei poteri pubblici nell’interesse della collettività".