Nuovo Stadio della Roma, adesso è un vero caos: cosa dovrebbero fare i Friedkin?

Ryan e Dan Friedkin
Ryan e Dan Friedkin / DeFodi Images/Getty Images
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La notizia dell'ipoteca sui terreni di Tor di Valle, quelli dove sarebbe dovuto sorgere il nuovo Stadio della Roma, è arrivata oggi come una mannaia sulle aspirazioni di un progetto partito da lontanissimo, ormai 9 anni fa, con un altra gestione del club (James Pallotta) e addirittura con un'altra Giunta comunale (quella del Partito Democratico guidata da Ignazio Marino).

Ignazio Marino e James Pallotta
Ignazio Marino e James Pallotta / GABRIEL BOUYS/Getty Images

L'arrivo in Campidoglio del Movimento 5 Stelle e della Sindaca Virginia Raggi ha segnato prima il cambio del progetto, con la diminuzione delle cubature e l'eliminazione delle torri di Libeskind, poi una miriade di cambi di opinione, prima sì, poi no, poi forse, poi di nuovo sì. Studi di fattibilità e consulenze su traffico e trasporti chieste a più enti, inchieste che hanno portato ad arresti importanti, ma che non hanno mai scovato una sola irregolarità nell'estenuante iter amministrativo. Con la Roma, che in tutto ciò, che ha sempre soddisfatto tutti i paletti imposti dai 5 Stelle. Paletti che, a questo punto, erano no mascherati.

La Sindaca Raggi
La Sindaca Raggi / Stefano Montesi - Corbis/Getty Images

Il Comune, tramite una lettera, ha informato la Roma di un'ipoteca da 42 milioni di euro sui terreni di Tor di Valle (e sul vecchio ippodromo in disuso). Un'informazione, udite udite, di cui la Giunta 5 Stelle non era a conoscenza. Insomma, davvero la sagra del ridicolo. Ora si torna a parlare di una riqualificazione dello Stadio Flaminio (ipotesi romantica, ma in centro città e senza possibilità di sviluppare altre attività intorno) o di un nuovo progetto a Tor Vergata (dove con Caltagirone si costruirebbe in maniera molto più celere, ne siamo certi), forse la soluzione migliore per gli spazi che può offrire: costruire un nuovo stadio non è, appunto, solo l'impianto, ma è anche tutto quello che c'è intorno. Palazzine residenziali, centri commerciali e quant'altro. In tutto questo Ryan e Dan Friedkin dovrebbero far causa al Comune, e in particolar modo ai 5 Stelle: prenderebbero soldi, dopo che la Roma ne ha spesi tanti, con cui probabilmente si potrà ripagare il nuovo impianto, ovunque essi vorranno costruirlo.


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