Nuovo San Siro: quali sono i pro e i contro?
A Milano è ormai argomento di dibattito pubblico il progetto del nuovo stadio di Inter e Milan. Vedere la "Scala del Calcio", ovvero San Siro, demolita è ormai un'idea che ha preso forma con entrambi i club che spingono per un nuovo impianto più all'avanguardia, adiacente all'attuale stadio. Una decisione che ha attivato una girandola di commenti sui social e non: c'è chi è favorevole alla scelta e chi invece - forse più tradizionalista e nostalgico - fatica a immaginare una Milano senza la sua vera cattedrale calcistica. Ma quali sono i pro e i contro di un nuovo stadio per il capoluogo lombardo? Andiamo ad analizzarli.
I pro del nuovo San Siro
Una nuova struttura, decisamente più al passo coi tempi, significherebbe sicuramente un ricavo succoso per le casse di entrambi i club. Non solo: l'abbattimento di San Siro sarebbe una vera e propria rivoluzione per l'area circostante. Il nuovo stadio porterebbe con sé un'intera area verde oltre ad altre costruzioni che permetterebbero sia al Milan che all'Inter di costituire un vero e proprio punto d'incontro per le nuove generazioni, anche se bisognerebbe in questo caso ridisegnare totalmente lo spazio urbano.
I contro del nuovo San Siro
Ovviamente il pensiero che rimane impresso nella mente di tutti i tifosi milanisti e interisti è il seguente: come si possono cancellare più di 100 anni di storia di uno stadio? Inoltre ne risentirebbero - col nuovo stadio - anche i residenti del quartiere, forse non ancora pronti a una totale riqualifica dell'area. I lavori per il nuovo impianto durerebbero anche anni, per non parlare poi dell'impatto ambientale della demolizione dell'attuale impianto (circa 210.500 di CO2).
In sintesi: se da un lato il nuovo progetto porterebbe degli introiti molto sostanziosi oltre a una nuova "fetta" di città, dall'altro invece la costruzione di un impianto più futuristico e la demolizione dell'attuale stadio creerebbe dei disagi ai residenti del quartiere oltre a spazzare via uno dei simboli iconici della città recando un danno ambientale non indifferente.
Il dibattito è già cominciato, con l'ad nerazzurro Alessandro Antonello che si augura di vedere l'inizio dei lavori nel 2024. E' vero che bisogna stare al passo coi tempi, ma è anche vero che la storia non va cancellata. Abbattere San Siro è come abbattere il Duomo o il grattacielo Pirelli. Il gap con i top club verrà (forse) colmato? Questo non lo sappiamo, ma al giorno d'oggi è difficile immaginare Milano senza la sua attrazione calcistica. Come è anche complicato pensare che uno stadio nuovo di zecca possa risolvere improvvisamente tutti i problemi.