Il "nuovo" Fair Play finanziario può aiutare il Milan

Paolo Maldini e Ivan Gazidis
Paolo Maldini e Ivan Gazidis / Silvia Lore/Getty Images
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Il TAS e i problemi con la Uefa stanno per diventare solo un ricordo per tanti club, soprattutto per un Milan che aveva pagato con l'esclusione dalle Coppe europee nella scorsa stagione, la 2019-20. E con la devastante crisi economica che si è palesata a causa del Coronavirus da circa un anno, che non ha risparmiato neanche la dorata industria calcio, è arrivato anche un colpo decisivo al Fair Play finanziario con cui Elliott ha dovuto fare i conti, letteralmente.

Paul Singer
Paul Singer, proprietario del fondo Elliott / Thos Robinson/Getty Images

Il bilancio rossonero è chiaramente in perdita, come la quasi totalità delle squadre europee, ma il Fair Play finanziario 2.0 sta per arrivare in soccorso. Si attendono ancora le valutazioni dell'Unione Europea - spiega la Gazzetta dello Sport - ma si parla di un tetto agli stipendi, o quantomeno una tassa aggiuntiva per chi spende più di una certa cifra sul mercato. Una situazione in evoluzione che regala un bel sospiro di sollievo al Milan e alla sua dirigenza, che ha già lavorato per abbattere i costi di gestione e abbassare il passivo di bilancio. Se fossero rimaste le vecchie regole imposte dalla presidenza Platini, infatti, il club rossonero avrebbe dovuto ripianare un disavanzo di 30 milioni di euro, impresa praticamente impossibile in questa - maledetta - era Covid.


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