Non c'è solo il ricorso al CONI per la Juventus: le tappe e gli appuntamenti chiave

Gianluca Ferrero
Gianluca Ferrero / Nicolò Campo/GettyImages
facebooktwitterreddit

La Juventus ha reagito ieri in modo fermo alla pubblicazione delle motivazioni sulla sentenza legata alle plusvalenze, motivazioni poi definite illogiche dal club nella sua risposta ufficiale, ma non mancano - anche a breve termine - nuove mosse che la società bianconera effettuerà per districarsi in questo momento difficile, anche fuori dal campo.

Il primo passo sarà il ricorso al Collegio di Garanzia del CONI, come noto: la Juve ha un mese di tempo per presentarlo, il Collegio avrà poi due mesi prima di arrivare una nuova udienza, spiega il Corriere dello Sport. Per quanto riguarda gli esiti è noto come il Collegio di Garanzia possa confermare quanto stabilito dalla Corte d'Appello o, in alternativa, annullare il pesante -15. Come ulteriore possibilità si cita un nuovo passaggio di consegne alla Federazione, per rivedere il tipo di pena.

A corner flag bearing the logo of Juventus FC is seen prior...
Juve / Nicolò Campo/GettyImages

Non c'è solo il ricorso al CONI

La questione non si può però limitare al ricorso al CONI, dati gli ulteriori sviluppi sui diversi filoni d'inchiesta (manovre stipendi e cosiddette partnership opache con altri club). Le indagini di Chinè arriveranno a conclusione il 10 marzo, gli accusati avranno 15 giorni di tempo per presentare le loro memorie difensive e successivamente ci saranno 20 giorni di attesa (al massimo) per il deferimento al Tribunale Federale.

Quest'ultimo, entro un mese, dovrà poi fissare la data del processo: il quotidiano spiega come il rischio di un giudizio nel mezzo del rush finale del campionato sia concreto. C'è poi il tema della giustizia ordinaria: il 27 marzo, nell'inchiesta preliminare, si scoprirà se si andrà o meno a processo. La UEFA poi, in base al responso sul fronte della giustizia sportiva e ordinaria, prenderà le proprie contromisure (chepotrebbero comportare in linea di principio un'esclusione dalle coppe, per le plusvalenze, o misure legate alla violazione del Fair Play Finanziario per la manovra stipendi).