Niente aiuti dal Governo al calcio dopo l'emergenza Covid: le prospettive
La Serie A e il calcio italiano in generale hanno bisogno di una mano concreta per uscire dalla crisi causata dal Covid ma il Governo ad oggi non si è ancora mosso per sistemare la situazione.
La crisi dovuta alla pandemia ha causato oltre 1.2 miliardi di euro di perdite ma il Governo non ha ancora fatto niente di concreto per dare una mano a Serie A e FIGC: ieri il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto fiscale escludendo tutte le richieste avanzate la scorsa estate dai vertici del calcio italiano Paolo Dal Pino e Gabriele Gravina.
Si vocifera che le richieste siano state bocciate perché andavano ben oltre il 2021 (dunque dopo la fine dello stato di emergenza) e addirittura perché non sono mai arrivate sul tavolo del Premier Mario Draghi a causa di alcuni ritardi nella consegna da parte del Sottosegretario allo sport Valentina Vezzali e del suo dipartimento.
La partita tuttavia non è ancora chiusa, spiega La Gazzetta dello Sport, e già settimana prossima sono previsti dei nuovi incontri: il Governo potrebbe inserire le richieste di FIGC e Serie A in fase di conversione del decreto legge sul fisco, sospendere il decreto Dignità che vieta ai club la sponsorizzazione di società di scommesse e sbloccare gli investimenti del Recovery Plan che riguardano lo sport.
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