Niente calcio spezzatino in Serie A: una giornata d'altri tempi. Ma il futuro è segnato
Il mondo del calcio convivrà ancora per molto tempo con gli strascichi del 2020, anno in cui le società professionistiche e dilettantistiche sono state messe a dura prova sul piano economico per via dell'emergenza Coronavirus. La mancanza di introiti derivanti da sponsorizzazioni, diritti televisivi e botteghini ha acuito i costi di gestione dei club, che hanno dovuto posticipare il pagamento degli stipendi dei calciatori e fare affidamento sulle poche risorse a disposizione per fronteggiare questo lungo periodo di crisi.
L'incertezza sullo svolgimento della stagione 2019/20, complice la chiusura degli stadi per ragioni di sicurezza, ha generato un calo dell'interesse dei tifosi. L'impossibilità di assistere alle partite dal vivo, ma soltanto in tv, ha accentuato la concezione del calcio moderno, da cui ormai gran parte delle tifoserie si è dissociata. La strada per il futuro è segnata, non si può più tornare indietro. Tuttavia, un piccolo motivo per sorridere ce lo offre la Serie A. Guardando alla programmazione della quindicesima giornata di scena il 3 gennaio, almeno per una volta possiamo dire addio alle logiche televisive e al calcio-spezzatino.
Ovviamente ci sarà la solita partita dell'ora di pranzo, poi la carrellata di match del pomeriggio, il posticipo delle 18 e infine quello serale. Il fatto che tutte le dieci gare si riassumano nell'arco di una giornata rievoca ricordi legati al passato, che gradualmente sta giungendo a una sua conclusione. Adeguarsi alla contemporaneità non vieta di riassaporare le piccole cose di un tempo che non verrà più.
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