Nations League, Mancini: "Partita da vincere. In Italia i giovani giocano poco. Ecco l'attacco contro la Spagna"

Roberto Mancini
Roberto Mancini / Claudio Villa/Getty Images
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Alla vigilia della sfida contro la Spagna, valida per le semifinali di Nations League, Roberto Mancini ha incontrato la stampa per la conferenza prepartita. Il Commissario Tecnico dell'Italia ha introdotto la gara di domani, ma il suo intervento è partito da un'analisi sul trattamento dei giovani in Serie A:

"All'estero i giovani giocano prima, gli danno più possibilità di sbagliare e poi dopo un paio d'anni si trovano con giocatori già pronti. C'è un po' di differenza con l'Italia, questo sì."

Con le Furie Rosse, la Nazionale deve fare i conti con gli infortuni. Così Mancini dovrà decidere se puntare sui giovani, scegliendo uno tra Kean e Raspadori, o schierare un falso nueve:

"Noi abbiamo un po' di problemi, ci mancano i due centravanti dell'Europeo che per problemi sono a casa. Non so se Chiesa può fare il centravanti, probabilmente nel tempo potrà anche farlo come accaduto col Chelsea. Noi abbiamo ruoli precisi, sappiamo dove può giocare meglio. Abbiamo Kean e Raspadori e poi c'è l'eventualità di Insigne, così come di Bernardeschi che l'hanno già fatto."

Giacomo Raspadori of Italy celebrates with Moise Kean after...
Giacomo Raspadori e Moise Kean / Insidefoto/Getty Images

Luis Enrique ha poi dichiarato alla stampa spagnola che prima o poi il record d'imbattibilità degli azzurri dovrà cadere. A Mancini è stato dunque chiesto come deve comportarsi una squadra che non perde da 37 partite e di commentare le affermazioni del collega:

“Vogliamo vincere la partita di domani per andare in finale, ma vorremmo continuare a vincere in generale. Dipenderà da noi, dalle nostra capacità e da quello che riusciremo a fare, dalla nostra consapevolezza nei mezzi. Luis Enrique ha ragione, è una questione matematica. Prima o poi dovremo perdere, ma speriamo che avvenga il più tardi possibile, magari a dicembre 2022, a dicembre inoltrato".

A causa dei numerosi forfait, è stato aggregato alla Nazionale anche Federico Dimarco, protagonista in positivo con l'Inter. Ecco cosa pensa Mancini di lui:

“Lo conosco benissimo, visto che lo feci debuttare io in Serie A. Abbiamo avuto diversi infortunati e quelli che ho lasciato nell’Under 21 sono rimasti per giocare due partite importanti per la qualificazione all’Europeo”.

La Nations League viene però bistrattata da molte persone che la considerano alla stregua di un torneo amichevole. In conferenza stampa, il CT dell'Italia ha invece rivendicato una grande autorevolezza della manifestazione:

UEFA Nations League draw -Others
Il trofeo della UEFA Nations League / Soccrates Images/Getty Images

"È una competizione importante, che arriva in un momento particolare del campionato e con un solo giorno per preparare questa gara. Arriva dopo un Europeo che è certamente una manifestazione più prestigiosa. Saranno due appuntamenti importanti per misurare la nostra forza e la nostra crescita".

Un commento sull'ultimo precedente tra Italia e Spagna è poi un pretesto per permettere a Mancini di spiegare quali sono gli aspetti sui quali la Nazionale deve lavorare in vista del Mondiale in Qatar:

“Era la nostra sesta partita all’Europeo, abbiamo sofferto molto contro il loro possesso, che era più consolidato nel tempo, ma a livello di occasioni c’era stato equilibrio. Dobbiamo sicuramente migliorare in questo aspetto, essere più rapidi nel far girare la palla. Siamo a 14 mesi dal Mondiale, dobbiamo giocare sempre meglio, restano offensivi ma non perdendo equilibrati e continuando a far crescere i nostri giovani”.

Infine, Roberto Mancini ha espresso tutta la sua fiducia sulle qualità dei giovani che giocano in Serie A, soffermandosi in particolare su Sandro Tonali:

“I ragazzi giovani stanno facendo bene, Tonali per esempio sta disputando un grande campionato. È importante che molti di loro abbiano un certo minutaggio e la speranza che si continui così”.


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