Napoli-Roma, le pagelle dei giallorossi: esterni timidi, bentornato Zaniolo
La Roma fa qualche passo avanti rispetto all'ultima partita ma esce sconfitta anche dalla sfida del San Paolo contro il Napoli, match valido per la 30ª giornata di Serie A. 2-1 il risultato finale. Mkhitaryan illude con il gol del pareggio immediato sul vantaggio di Callejon, ma Insigne - con un gran gol - riporta sulla terra i giallorossi. Questi i voti della squadra giallorossa.
Pau Lopez 6,5 - Nonostante i due gol subiti, la sua prestazione è oltre la sufficienza. Compie almeno due ottime parate che tengono in vita la Roma.
Mancini 6 - Gara ordinata. Soffre Insigne quando alza il livello della sua prestazione.
Smalling 6 - La sua gara dura appena mezz'ora. Guida la difesa con esperienza fino alla sostituzione per infortunio. Dal 30' Fazio 6 - Entra a freddo alla mezz'ora e si fa trovare pronto. Guida la difesa con lucidità.
Ibanez 5,5 - Non sempre nella posizione giusta in fase difensiva. Si dimentica di Callejon in occasione del primo momentaneo vantaggio partenopeo.
Zappacosta 5,5 - Troppo timido sulla fascia. Spinge pochissimo e soffre il tandem Mario Rui-Insigne.
Pellegrini 6,5 - Sicuramente non è la sua miglior partita però è sempre presente. Fa sentire la sua presenza sia fisicamente che tecnicamente. Dal 76' Cristante 5,5 - Gara anonima.
Veretout 6 - Corsa e polmoni. Corre per due in mezzo al campo.
Spinazzola 5,5 - Come il compagno Zappacosta, si fa vedere poco in fase offensiva, pensa più a difendere che ad attaccare. Una scelta che non paga.
Mkhitaryan 6,5 - Segna il gol del momentaneo (e illusorio) pareggio. È tra i più pericolosi con le sue accelerazioni.
Kluivert 6 - Ha ottimi strappi e ottimi spunti ma non è continuo. Decisivo nel gol del pareggio realizzato da Mkhitaryan con il suo movimento. Dal 66' Zaniolo 6 - Torna in campo dopo sei mesi dalla rottura del crociato. È ancora fuori condizione. Qualche discreta giocata ma gli manca il guizzo dei bei tempi. Bentornato!
Dzeko 6,5 - Da solo contro tutti. Fa reparto da solo, come sempre, ma non è un robot e contro Koulibaly, Manolas e Maksimovic si ritrova tre avversari rocciosi. Fa a sportellate e fa tanto lavoro sporco ma è poco supportato dai compagni.