Napoli, Gattuso: "Juve in crisi? Non ci casco, vanno rispettati. Mertens ci sarà, stringerà i denti. Su Pirlo..."
Gennaro Gattuso, tecnico del Napoli, pochi minuti fa ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della finale di Supercoppa con la Juventus in programma domani sera a Reggio Emilia: di seguito le parole dell'allenatore azzurro.
SULLA JUVE - "Bisogna rispettarli domani perché, al di là dei campioni, hanno una grande mentalità. Non bisogna cascare nell’errore che la Juve è in crisi. Io non ci casco! La Juve difficilmente sbaglia 2 partite di fila, non dobbiamo commettere l’errore di pensare che la Juventus non sta bene, resta una grandissima squadra che ha dei campioni che possono metterti sempre in difficoltà. La Coppa Italia di giugno? Sono passati 6 mesi, ci arriviamo con un’identità diversa, idem la Juventus. Domani sono due squadre che in questi mesi hanno cambiato più cose".
MOTIVAZIONI - "Questa partita è una finale, può darti una botta d’adrenalina, ti può alzare l’asticella a livello mentale. Se dovesse arrivare una sconfitta dovremo essere bravi a reagire subito perché ora si gioca una partita ogni tre giorni. Ormai si gioca un altro sport. C'è poco tempo. Da un anno a questa parte c’è un’aria strana, c’è sempre paura. Si vive con questo dannato Covid-19 e non c’è tranquillità. Ogni giorno ti svegli con la paura di perdere giocatori, non c’è tempo per recuperarli".
FORMAZIONE - "Petagna oggi ha fatto tutto quello che doveva fare, domani abbiamo ancora un altro allenamento. Mertens? A Dries bisogna fargli i complimenti, sta stringendo i denti da quanto è tornato dal Belgio. Non è al 100% della forma, si sta allenando 3-4 ore in più rispetto agli altri e sta prendendo degli antidolorifici. Non sta al top ma stringerà i denti".
SU PIRLO - "Abbiamo iniziato presto a giocare, abbiamo vinto tutto quello che dovevamo vincere. Lui è stato molto importante per la mia carriera. C’è grande amicizia da parte di entrambi, anche fuori dal campo. Domani è una partita di calcio e spero di dargli un rammarico, che vinca il migliore! Rimane un mio caro amico in ogni caso. Ha preso più schiaffi da me che da suo padre. Ma c’era e c’è ancora oggi un grandissimo rapporto. Similitudini? Vediamo il calcio più o meno allo stesso modo. Ci piace partire dal basso. Ci piace il palleggio. Abbiamo giocato per tanti anni insieme, sicuramente adesso andiamo alla ricerca di qualcosa di nuovo, qualcosa che abbiamo visto fare agli allenatori spagnoli".
LA GARA DI OTTOBRE - "Juve-Napoli è già sentita da parte delle tifoserie. In quel momento c’è stata buona fede a parte nostra. Alle 6.55 eravamo sul pullman ma siamo stati bloccati. C’è grande rispetto per la società Juve da parte mia e dei miei giocatori, tutto il Napoli ha grande rispetto nei loro riguardi, poi le chiacchiere le lasciamo fare agli altri".
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