Napoli e Barça si affidano ai loro bomber: Osimhen risponde a Lewandowski

Napoli - Barcellona
Napoli - Barcellona / Francesco Pecoraro/GettyImages
facebooktwitterreddit

È stata la notte dei bomber al Maradona. Finisce 1-1 la gara tra Napoli e Barcellona valida per l'andata degli ottavi di Champions League. Succede tutto nella ripresa, con Lewandowski che porta in vantaggio i blaugrana e Osimhen che risponde allo scontro a distanza tra centravanti segnando il gol del definitivo pareggio poco prima di essere sostituito.

Con un solo giorno per preparare la partita, il neo-tecnico Francesco Calzona non ha modo di portare una svolta dal punto di vista tattico, ma gli va riconosciuto il merito di aver pizzicato le corde giuste e di aver fatto leva sull'orgoglio dei giocatori.

Dopo questo pareggio, il Napoli può ancora staccare il pass per i quarti. Per riuscirci però servirà un'impresa, ossia la vittoria in trasferta nella gara di ritorno, in programma per martedì 12 marzo.

Il primo Napoli di Calzona

Calzona conferma le sensazioni della vigilia e schiera il suo primo Napoli con il 4-3-3 di spallettiana memoria. La grande novità riguarda il ritorno dal primo minuto di Victor Osimhen, che guida il tridente completato da Politano e Kvaratskhelia. In messo al campo il tecnico preferisce Cajuste, accantonando almeno per il momento l'esperimento di Traoré come mezz'ala. In difesa si rivede Olivera a sinistra, mentre al centro la spunta l'esperienza di Juan Jesus.

Indicative invece le sostituzioni per comprendere un po' le opinioni tattiche di Calzona, che al 68' inserisce Traoré al posto di Cajuste, ma soprattutto Lindstrom per Kvara. Secondo il tecnico, dunque, il danese, per il quale anche Garcia e Mazzarri hanno faticato a trovargli una collocazione in campo, è un esterno sinistro. Non si può giudicare l'impiego di Raspadori come ala destra, dato che l'ex Sassuolo è entrato per rimpiazzare l'infortunato Politano.

La cronaca di Napoli-Barcellona

Primo tempo che si può dividere in due parti. Per la prima mezz'ora è il Barcellona a tenere in mano il pallino del gioco, assumendo un atteggiamento aggressivo per recuperare il possesso il prima possibile e cercando prevalentemente Cancelo a sinistra. I blaugrana impegnano Meret in tre occasioni: dopo pochi minuti con Yamal, a metà frazione con Lewandowski e Gundogan nel giro di due minuti, ma il portiere azzurro risponde presente. Nella seconda parte i padroni di casa tirano fuori l'orgoglio e, sebbene non producano alcuna palla gol, fanno registrare una crescita promettente, costringendo gli ospiti a difendersi.

Nella ripresa il canovaccio è più o meno lo stesso, solo che entrambe le squadre trovano il gol. Il Barça parte forte e al 60' abbatte la roccaforte azzurra: merito di Lewandowski, che con un movimento da fuoriclasse si sbarazza di Di Lorenzo e Juan Jesus e batte Meret sul primo palo. I blaugrana sembrano volersi accontentare e, salvo una conclusione di Pedri che per poco non inguaia Meret, si limitano a gestire il vantaggio. I giocatori di Xavi peccano però di eccesso di sicurezza e al primo episodio subiscono il pareggio. A realizzarlo è Osimhen, bravo nel vincere il corpo a corpo con Martinez e a bucare Ter Stegen. Azzurri che provano a cavalcare l'entusiasmo, spinti anche dal supporto del Maradona, e che si rendono pericolosi in più occasioni. La difesa catalana però regge e il discorso qualificazione è rinviato al ritorno.

Napoli-Barcellona 1-1, le pagelle degli azzurri

Meret 6.5, Di Lorenzo 5, Rrahmani 6, Juan Jesus 5, Olivera 6.5, Zambo Anguissa 6, Lobotka 6.5, Cajuste 5.5 (68' Traoré 6), Politano 6 (77' Raspadori sv), Osimhen 7 (77' Simeone sv), Kvaratskhelia 5.5 (68' Lindstrom 6).