Musa Barrow: la tranquillità del Bologna passa dai gol del gambiano
La sessione invernale di calciomercato non ha regalato la prima punta tanto attesa da Sinisa Mihajlovic per il suo Bologna, ma a quanto pare il tecnico serbo non ha di che preoccuparsi, almeno guardando la prestazione offerta a Parma da Musa Barrow. L'attaccante gambiano ex Atalanta, infatti, ha siglato una doppietta tanto bella quanto fondamentale per la classifica dei rossoblù, soprattutto dopo i punti guadagnati dalle dirette avversarie, che avevano giocato prima della sfida del Tardini.
Una doppietta niente male per quello che Mihajlovic, fino a qualche settimana fa, considerava un semplice esterno d'attacco, che necessita di spazi aperti e corsie libere per dare il proprio meglio in velocità o accentrandosi per andare al tiro. Ma ultimamente, vista l'assenza prolungata di Santander, l'età che avanza inesorabile per Palacio ed il mancato acquisto di un vero centravanti da tanti gol nelle gambe, il tecnico dei felsinei sembra aver fatto di necessità virtù: sono già quattro le partite in cui Musa Barrow è stato schierato, da titolare, al centro dell'attacco del Bologna, supportato da trequartisti abili nell'uno contro uno e nella rifinitura come Orsolini, Soriano e Sansone (o Vignato). E se le prime tre apparizioni con Verona, Juventus e Milan avevano lasciato qualche dubbio circa il cambio ruolo del classe '98, forse troppo fragile fisicamente per sostenere il reparto in solitudine, la partita di Parma di ieri ha dimostrato come il lavoro costante e l'applicazione sia del giovane sia del proprio allenatore possano fare la differenza in termini di gol e prestazione.
Perché i due gol segnati da Barrow, ammettiamolo, sono due gol da attaccante vero: il primo è da punta matura, esperta, abile nello smarcamento e straordinariamente capace di impattare al meglio il pallone in torsione, di testa, mandandolo sul palo opposto. Il secondo gol, invece, è da grande attaccante moderno: verticalizzazioni continue del Bologna, fino ad arrivare a Sansone, che vedendo il movimento ancora una volta in verticale del gambiano, offre a questo un cioccolatino solo da scartare. Diagonale mancino (piede non preferito), preciso e vincente. 0-2 a fine primo tempo.
Bologna che vince e convince a Parma, dunque, tirando un grande sospiro di sollievo ed allontanandosi dalla zona calda della classifica: la squadra guidata da Mihajlovic ha tutte le carte in regola per strappare un'ulteriore salvezza tranquilla e togliersi più di qualche soddisfazione, ma in un'annata ed un campionato strani, avvincenti ed insidiosi come quello di quest'anno è vietato dar qualcosa per scontato. Ecco perché la specializzazione di Barrow da prima punta vera, mobile e fisica, non può dirsi conclusa dopo i due sigilli di ieri sera: i tifosi rossoblù e la società tutta sperano in altre prove di forza del gambiano, reduce da una stagione in cui, da gennaio a settembre (con lo stop causa Covid in mezzo) ha realizzato la bellezza di 9 gol dal suo arrivo. Tanto, se non tutto, passa quindi dalle sue giocate, dai suoi scambi vincenti con Soriano & Co, dai suoi gol decisivi, non più come esterno ma da attaccante centrale.
E proprio questo spostamento, per quanto riguarda la tenuta fisica, non può far altro che giovare al giovane attaccante del Bologna, che non si vedrà più costretto alla fase difensiva ed ai ripiegamenti in fase di non possesso, potendo sfruttare le sue doti di velocista e centravanti mobile in contropiede o anche a difesa schierata. Insomma, una volta compresi definitivamente i movimenti che Mihajlovic gli chiede, Barrow diverrà per certo l'attaccante che per tanto tempo il Bologna ha cercato e mai trovato sul mercato, disponendone già in casa propria: seconda parte di stagione a tutto gas per Musa, ne siamo certi.
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