Moviola 2ª giornata Serie A: proteste per Genoa-Napoli e sul gol di Pavoletti. Anche la Juve non ci sta

Juventus v Empoli FC - Serie A
Juventus v Empoli FC - Serie A / Jonathan Moscrop/Getty Images
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Si è conclusa la seconda giornata di Serie A e naturalmente non sono mancate le polemiche per alcune decisioni arbitrali. Inevitabili perché la squadra arbitrale del designatore Rocchi, visti gli ultimi problemi occorsi ad alcuni arbitri per i rimborsi, è composta da tanti giovani. Ecco la moviola della Gazzetta dello Sport sulle 10 gare della 2ª giornata.


1. Udinese-Venezia 3-0

Livio Marinelli
Livio Marinelli / Alessandro Sabattini/Getty Images

Marinelli 6. Gara non complicata, con un solo episodio delicato, a parte il gol annullato a Pussetto per fuorigioco: giusto far proseguire l'azione dopo il contatto Arslan-Busio nell'area veneziana.

2. Verona-Inter 1-3

Hellas Verona FC v FC Internazionale - Serie A
Arbitro Manganiello / Pier Marco Tacca/Getty Images

Al 59' Lautaro Martinez cade in area dopo contatto con Hongla: l'arbitro lascia correre, il VAR conferma la decisione ma le discussioni restano. Hongla tocca la gamba del Toro e gli pesta il piede, non toccando il pallone. Il rigore ci potevba stare. Corretto invece annullare il gol dell'Inter al 39' per fallo di Lautaro su Montipò.

3. Atalanta-Bologna 0-0

Daniele Orsato, Marko Arnautovic
Daniele Orsato, Marko Arnautovic / Marco Luzzani/Getty Images

Orsato (voto 5,5). La valutazione negativa è più per il VAR Chiffi, non convince la scelta di ignorare il tocco di mano di De Silvestri in area rossoblù.

4. Lazio-Spezia 6-1

Ciro Immobile
Ciro Immobile / Paolo Bruno/Getty Images

Scontro tra Pedro ed Erlic che vale il calcio di rigore per la Lazioal 43': il ligure arriva in ritardo e trova la caviglia del biancoceleste che rimane a terra. Dionisi lascia inizialmete giocare ma – viste le proteste dei padroni di casa – va a rivedere l’azione al VAR decretando poi il calcio di rigore ed estraendo il giallo Al 55′ rosso per Amian. Non ha dubbi Dionisi che estrae il cartellino e sanziona il giocatore per aver fermato fallosamente Felipe Anderson, in chiara occasione da gol.

5. Fiorentina-Torino 2-1

Maurizio Mariani
Maurizio Mariani / Gabriele Maltinti/Getty Images

Bonaventura atterrato in area di rigore intorno al minuto 40 del primo tempo. Mariani fa però giocare correttamente senza assegnare il tiro dal dischetto. Ci sono alcuni episodi che lasciano qualche dubbio, ma le decisioni clou prese dall'arbitro designato per la sfida del Franchi sembra comunque giuste. Il giallo dubbio è quello dato a Milenkovic al 38' (poco prima dell'ammonizione a Djidji). Il serbo stende Belotti lanciato a rete dopo la spizzata di Sanabria. Per Mariani è solamente ammonizione, ma dei dubbi rimangono. Linetty si inserisce in area di rigore, supera Pulgar e Martinez Quarta lo ferma in modo ruvido. Poche le proteste da parte dei granata, ma il contatto in area c'è e il difensore viola va direttamente sull'uomo senza prendere il pallone. In questo caso Mariani è posizionato bene e il VAR non può intervenire, visto che soltanto il direttore di gara può valutare l'intensità del contatto.

6. Juventus-Empoli 0-1

Federico Bernardeschi, Davide Ghersini
Federico Bernardeschi, Davide Ghersini / Jonathan Moscrop/Getty Images

L’arbitro Ghersini sceglie di lasciar correre molto: gestione europea, ma gli sfuggono troppe cose e la direzione è insufficiente. L’episodio chiave arriva al 30’ quando Dybala cade in area dopo un contatto con Luperto. Il difensore tocca nettamente la gamba dell’attaccante della Juve, che viene sbilanciato e cade. Per il Var Guida è un contatto interpretabile, non un chiaro errore e quindi non manda Ghersini al video: ma il fallo è evidente. E ci si torna a chiedere come mai sia sempre più limitato il ricorso al monitor. Tra gli ammoniti, il fallo più grave (da “arancione”) è quello di Danilo su Pinamonti. Nel finale Ghersini si perde due netti corner a favore della Juve, così come nel primo tempo non ne aveva visto uno per l’Empoli.

7. Sassuolo-Sampdoria 0-0

Juan Luca Sacchi
Juan Luca Sacchi / Gabriele Maltinti/Getty Images

Direzione di gara tutto sommato positiva e senza grossi episodi per Juan Luca Sacchi di Macerata. Al 34' scontro in area neroverde Chiriches-Thorsby: cade a terra il danese ma non c'è assolutamente nulla, il doriano nemmeno protesta. Fa bene Sacchi a lasciar giocare.

8. Genoa-Napoli 1-2

Genoa Cfc vs Ssc Napoli - Serie A
Luciano Spalletti / Getty Images/Getty Images

L’episodio più discusso va in scena al 10’ della ripresa: palla lunga e alta in area, Meret esce nella traiettoria di Buksa che va verso il pallone (tenendolo sempre sott'occhio, tranne che nell’ultimo secondo) non cercando il portiere per evitare di danneggiarlo. Pandev segna, Di Bello vede e convalida, il Var Fabbri interviene a sproposito e il direttore di gara al monitor ci ripensa. Gol annullato ingiustamente, Di Bello è indotto in errore ma avrebbe dovuto confermare. Quattro gialli ma ne mancano due.

9. Salernitana-Roma 0-4

Fabrizio Castori
Salernitana / Francesco Pecoraro/Getty Images

Un solo neo nel finale (Karsdorp trattiene Simy: non un caso da Var ma il rigore ci poteva stare, posizionamento dell’arbitro giusto ma la valutazione, che c’è, è errata). In una partita non nervosa Abisso vede bene le situazioni principali. Per esempio all’ 8’ p.t. quando Pellegrini chiede un rigore per una trattenuta ma subito prima è Mancini a compiere un fallo che l’arbitro vede e punisce. Nello 0-2 di Veretout, bene l’assistente Valeriani (come in un fuorigioco di Kristoffersen nel finale): il francese è tenuto in gioco da Gyomber. Ok i gialli a Bonazzoli (imprudenza, ma non vede l’avversario Ibanez) e Carles Perez su Obi: il giallorosso rischia il secondo giallo per un intervento duro su Di Tacchio nel secondo tempo. Graziato

10. Milan-Cagliari 4-1

Marco Serra
Marco Serra / Jonathan Moscrop/Getty Images

Nel complesso una buona direzione di Serra, anche se sul gol del primo vantaggio rossonero le proteste sarde non sono infondate. Tonali batte una punizione magistrale, ma Saelemaekers in barriera disturba un avversario. Il problema non è la spintarella, ma la posizione del belga del Milan: su un calcio piazzato, gli attaccanti devono stare almeno a un metro di distanza dalla barriera dei difendenti. Non è però un episodio da Var per un semplice motivo: il Var può rilevare posizioni geografiche, ma non fare rilevazioni metriche sulle distanze. L’errore, quindi, è al limite di Serra. Il direttore di gara per il resto se la cava egregiamente. Corretti i sei cartellini gialli. E bravo a rilevare il tocco di braccio di Strootman sul tiro di Brahim Diaz che porta al rigore per i padroni di casa: qui è decisivo il Var a evidenziare come l’olandese sia proprio sulla linea dell’area e quindi a trasformare il calcio di punizione, inizialmente decretato da Serra in penalty. Non c’è rigore, invece, in precedenza per il tocco di mani di Pavoletti sulla sponda di Kjaer sugli sviluppi di un calcio piazzato: l’attaccante rossoblù è girato di spalle e a distanza molto ravvicinata dal danese


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