Mourinho spiega perché Pellegrini non ha tirato il rigore e parla di Dybala

José Mourinho
José Mourinho / Paolo Bruno/GettyImages
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Missione compiuta per la Roma che all'Olimpico approfitta dello stop di Milan, Inter e Juventus per consolidare il terzo posto in classifica. Nella gara valida per la 30ª di Serie A, i giallorossi travolgono 3-0 l'Udinese di fronte a un Olimpico già carico per il ritorno contro il Feyenoord. Al termine della partita, José Mourinho ha così parlato ai microfoni di DAZN.

Risolto il problema dei gol? Anche la stenchezza?
“Abbiamo cambiato diversi giocatori, Lorenzo e Wijnaldum hanno giocato 45 minuti, altri non hanno giocato giovedì. Abbiamo rischiato però risposta ottima della squadra. Il risultato può sembrare una partita facile ma non l’ho mai sentita così, solo dopo il 3-0 e il rigore parato da Rui. Dopo è cambiata l’inerzia della partita, noi ci siamo abbassati e siamo stati stanchi per pressare alto. Dopo il terzo gol è finita la partita ma il 3-0 come minimo non è il risultato giusto per i 90 minuti".

Quanto è importante avere tanti giocatori italiani?
“A me piace. Non è solo la conseguenza della nostra natura o realtà economica. La società ha accettato di avere un ottimo rapporto con il calcio giovanile e mi piace avere questo nucleo italiano. Il calcio ora è universale, ci son tanti giocatori stranieri ma continuo a pensare che la gente di casa Roma e Italia si adattano e creano un ambiente buono per chi arriva, che siamo una famiglia e che c’è empatia con i tifosi. Forse è anche questo uno dei motivi per cui questa squadra nonostante i risultati è sempre unita con i tifosi. Bove oggi fantastico ma ha fatto un errore importante che poteva cambiare la partita se Rui non parava il rigore. Non sono arrabbiato con lui, fa parte della crescita. Grande personalità e sono contento di questo ragazzo italiano e romanista che è cresciuto qui”.

Sull’abbraccio con Pellegrini:
“Serviva vincere e giocare con fiducia, senza avere nessun tipo di pressione per il rigore sbagliato. Le performance nelle ultimi tempi non erano fantastiche, non c’è sempre bisogno di dire quello che succede internamente, ma ha sempre la nostra fiducia. Non gli ho fatto tirare il rigore perché pensavo che non avesse bisogno di questa pressione extra. Se ci fosse stato sul 2-0 lo avrebbe calciato, se fosse stato decisivo no. Ha fatto un'ottima partita e ottimo gol. C’è stato qualche commento negativo dopo il Feyenoord ma questo è il modo dei social, la realtà è questa di oggi con i tifosi. Siamo tutti insieme, è la qualità del nostro club".

Sulla tenuta difensiva:
“La qualità di un allenatore normale come sono io qui a Roma, dove non possiamo comprare tutti i giocatori che vogliamo, è quella di sviluppare i punti di forza e nascondere le difficoltà. L’organizzazione difensiva è importante per noi, non siamo veloci davanti, l'unico è Solbakken che era in panchina come Tammy. Con gli altri dobbiamo recuperare palla alti perche se la recuperiamo bassa non abbiamo transizioni veloci. Quando l'energia si è abbassata, la squadra si è abbassata e abbiamo sofferto. La squadra sa soffrire ed è il risiultato più importante. Dobbiamo dimenticare il campionato e vedere se è possibile vincere giovedì, io penso di sì".

Dybala ci sarà giovedì?
“Forse, sono più positivo che negativo però è un forse”.