Mourinho spegne le voci sul PSG e non si sbilancia sull'impiego di Dybala e Wijnaldum

Mourinho
Mourinho / Silvia Lore/GettyImages
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La Roma scenderà domani in campo alle ore 21:00 nella semifinale d'andata della UEFA Europa League contro il Bayer Leverkusen. Alla vigilia della sfida con le "aspirine" ha parlato prima in conferenza stampa, e poi ai microfoni di Sky Sport, il tecnico giallorosso José Mourinho. Lo "Special One" ha presentato la condizione del gruppo, oltre a parlare del tecnico avversario Xabi Alonso per poi commentare i rumors che lo vedrebbero accostato al PSG.

Sull'EL e sull'atteggiamento: "Il secondo, anche il Salisburgo era sceso. L'Europa League è così e per questo diventa una competizione di alto livello. Arriva questa gente dalla Champions che ha uno status e un potenziale diverso. Abbiamo fatto già 12 partite e manca questo ostacolo. Non andiamo a regalare la partita al Bayer, metteremo in campo tutto quello che abbiamo fra qualità e voglia. Cercheremo di fare un risultato che ci permetta nella seconda partita di arrivare in finale", riporta ForzaRoma.info

Sulle parole di Voeller e su Dybala: "Mi sono dimenticato di dire una cosa prima di risponderti. Si è scritto che con la Primavera ho motivato i ragazzi nello spogliatoio e cambiato la partita. Questa è una vera bugia e una mancanza di rispetto verso il loro allenatore. Sono andato nello spogliatoio e l'allenatore in seconda ha fatto il suo lavoro. Ero lì solo a sentire e non ho detto nemmeno una parola. Hanno vinto per merito loro, io non ho fatto niente. L'ultima cosa che farei a livello etico sarebbe entrare in uno spogliatoio e non rispettare il lavoro di un collega. Rispetto profondamente l'allenatore della Primavera e volevo chiarire questo. Dybala da titolare? Non lo so, vediamo domani. La mia sensazione oggi è no. Non voglio che domani lui gioca e tu dici che io sono un bugiardo. Non ti dico di no, ti dico "penso di no". Voeller va rispettato, è stato un grande giocatore ed è un grande uomo, ha l'esperienza per dire quello che ha detto che non è lontano dalla verità. Il campionato a 18 squadre cambia qualcosa. Quello che è cambiato di più è il fatto che in Germania hanno pensato alla possibilità di avere una squadra tedesca in semifinale e la settimana prima non hanno giocato. In Italia nessuno si è fidato delle italiane e nessuno ha pensato che qualcuno potesse essere in semifinale invece siamo in 5. Abbiamo giocato anche l'infrasettimanale che non ci ha permesso di anticipare a venerdì l'altra partita. In questo momento, un giorno in più o in meno fa la differenza. L'altra cosa è che loro hanno tante opzioni. Hudson-Odoi e Schick sono infortunati ma per loro non è un problema. Noi ogni giocatore che perdiamo, è un problema. Arriviamo a domani dove hai bisogno del massimo potenziale e noi non lo abbiamo perché ci sono molti infortunati. Domani primo tempo, a Leverkusen il secondo e speriamo di aver qualche giocatore in più. O vinciamo e andiamo in finale o perdiamo dando tutto in campo".

Sul gruppo: "La squadra, senza problemi, ha qualità sufficiente per fare quello che stava facendo, stare seconda, terza, quarta in campionato e qualificarsi in Europa League. Ogni volta che voi mi fate la domanda sugli obbiettivi della Roma anche nei momenti senza infortuni, io dicevo sempre "dipende". Quando abbiamo problemi, non abbiamo rosa. Quando non li abbiamo e siamo tutti al top, abbiamo qualità nella rosa. Non abbiamo 25 giocatori uguali che ti permettono di cambiare Smalling o Dybala. Questo non è in disaccordo con la società. Solbakken non è potuto entrare in lista Uefa per le limitazioni del FFP. Non accuso nessuno, l'unico problema è che per esempio l'Inter oggi può mettere Dzeko e Lautaro dopo aver giocato con Lukaku e Correa contro di noi. Quando hai stanchezza e infortuni, non arrivi. Devi avere la stagione perfetta. Anche quando noi eravamo con tutti a disposizione, Paulo che segnava, Smalling che giocava da Dio, dicevo di stare tranquilli. Era la voce dell'esperienza, non della critica. Gosens era infortunato e ha giocato Dimarco poi è entrato Darmian. Io avevo Missori e Faticanti. Se fossimo stati fuori dall'Europa a dicembre ti avrei detto che ad oggi eravamo secondi o terzi in campionato perché non c'era stanchezza e infortuni. Se fossimo ottavi o noni avrei messo tutto sull'Europa League. Siamo vittime del bene che hanno fatto questi ragazzi in stagione. Possiamo andare in finale o no. Se non arriviamo a Budapest la stagione sembra fallimentare ma aldilà del risultato la stagione dei ragazzi è fantastica".

Sempre sul gruppo"pronto" alla sfida: “Prontissimo. Il problema è che in Italia abbiamo 15 giocatori in panchina, in Europa 12. Tutti vogliono andare in panchina. Smalling vuole la panchina, Karsdorp ed El Shaarawy idem. Sono pronti dal punto di vista emozionale e quindi oggi non facciamo ritiro. Non ho bisogno di riunioni e motivazioni. Abbiamo fatto il nostro lavoro per quanto possibile. Domani diremo solo chi gioca e chi no. Sono preparatissimi. O perdiamo dando tutto o viciniamo e facciamo festa". 

Sulla sfida di domani che può essere una partita chiave per la stagione:Certo, e qualcuno sarà veramente contento. Più di qualcuno”. 

Su Xabi Alonso: "Non lo vedo da molto. Abbiamo sempre avuto un rapporto fantastico, era più di quello tra allenatore e un giocatore. Giocare contro di lui o contro Simone la settimana scorsa non cambia nulla. Se non sbaglio, è stato allenato anche da Benitez, da Ancelotti, da Guardiola, da me e da altri. Che prenda più da uno e più da un altro la vedo una cosa normale. Il Leverkusen è la squadra migliore che ho visto giocare in contropiede. Poi se gli piace un altro gioco è un'altra cosa ma come minimo dimostra di essere pragmatico. Gioca nel modo più adatto alle qualità dei suoi giocatori. Cinque o sei potevano fare i 100 metri contro Jacobs alle Olimpiadi. Difende molto e in contropiede sono difficili da fermare".

Su Smalling: "Smalling è perfetto per andare in panchina. Per il ritorno vediamo ma non me lo aspetto nelle prossime partite. Secondo me se andiamo a Budapest sarà con noi”. 

José Mourinho
José Mourinho / Giuseppe Bellini/GettyImages

Le dichiarazioni di Mourinho a Sky Sport

Sulla partita: "Il Bayer è una delle più forti d'Europa in contropiede, è facile da dire. È una squadra di contropiede. Sono pericolosissimi in questa fase del gioco. Difendono, aspettano che l'avversario perda palla e poi sono difficili da fermare, perché hanno giocatori veloci. È una squadra top in questa fase".

Su come si affronta il Bayer: "Intimidazione? Non la vedo così. Col Salisburgo siamo entrati in campo 0-1, stessa cosa contro il Feyenoord. Domani inizia 0-0, abbiamo l'esperienza sufficiente per non essere troppo emozionati per il fatto di essere in semifinale, non essere troppo fissati sul fatto che è la prima partita e che si gioca in casa. Se domani facciamo una partita equilibrata e un risultato equilibrato sono felice".

Su Gini Wijnaldum e Dybala pronti dal primo minuto:  "Difficile. Non voglio dire impossibile, ma difficile. La prima cosa è sapere se possono giocare, domattina vediamo. Decidiamo se dall'inizio o se dopo. Faremo tutto il possibile per recuperare, prepariamo la partita con e senza di loro".

Sul gruppo: "Un gruppo felice, anche con tutti questi problemi. Consapevole che sta facendo una stagione nei suoi limiti, che sa che gioca una semifinale europea, che è sempre un momento importante, che può diventare storico, dipende se andremo in finale. Essere in semifinale dopo tutto questo percorso, vedo il gruppo tranquillo e felice, così ho deciso che possono rimanere a casa e tornare domani per la partita".

Sui rumours che lo vedrebbero accostato al PSG: "Se mi cercano non mi hanno trovato, non hanno parlato con me".