Mourinho: "Un piacere tremendo allenare la Roma. Ma ci manca esperienza"

Josè Mourinho
Josè Mourinho / Francesco Pecoraro/Getty Images
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Quarta vittoria in quattro partite per la Roma di José Mourinho. Queste le parole dello Special One ai microfoni di DAZN dopo la gran vittoria (4-0) in casa della Salernitana firmata Lorenzo Pellegrini (doppietta), Jordan Veretout e Tammy Abraham, al suo primo gol in giallorosso.

Lorenzo Pellegrini
Lorenzo Pellegrini / Francesco Pecoraro/Getty Images

Cosa ha detto all’intervallo?
“Era impossibile non vincere, dal 1’ ero tranquillo perché la squadra ha giocato veramente bene. Con la Fiorentina era 1-0 per noi con un uomo in più, oggi 0-0 11 contro 11 ma ero più preoccupato contro la Fiorentina, abbiamo dominato tutti i momenti della partita. Diranno che la Salernitana non ha creato nulla, in realtà abbiamo pressato sempre e bene, hanno avuto una chance dopo lo 0-2, abbiamo fatto quello che dovevamo fare, abbiamo fatto inserimenti, opportunità, abbiamo trovato dinamiche che abbiamo provato. La squadra ha giocato veramente bene, sono contento per Pellegrini, ho fatto arrivare il messaggio alla squadra” si legge su Vocegiallorossa.it.

Non sei mai stato preoccupato dal primo giorno in cui hai allenato la Roma, date la sensazione di saper cosa fare. Ti senti tranquillo per il futuro?
“(Ride, ndr) Sono arrivato felice alla Roma, ero felice di tornare in Italia e in una squadra con veri tifosi e gente che è passionale. In Italia la gente è speciale con i suoi club, ero sempre felice di tornare. Avevo bisogno di tornare a sentire questo tipo di sensazione. Non posso dire di essere tranquillo, però la parola chiave dei Friedkin e per me è il tempo. Non voglio troppo tempo e tranquillità, andrei contro la mia natura, non è tempo per finire settimo/ottavo, voglio accelerare il processo di crescita. Stiamo costruendo un bel gruppo, non dico che vorrei avere più qualità, ma più esperienza. Ho bisogno di una rosa e di una squadra che sta in campo, ci sono rose più ricche della nostra ma sto lavorando bene. Quando giocheremo contro squadre più importanti lo faremo per vincere, poi magari perdiamo però non voglio trasformare la mentalità della squadra perché giochiamo contro un’altra squadra”.

Rick Karsdorp, Tammy Abraham
Abraham e Karsdorp / Francesco Pecoraro/Getty Images

Cristante può crescere ancora e dare la leadership in mezzo?
“La squadra sa che Bryan sta bene, però Cristante è quel profilo di calciatore che a me piace, dà equilibrio. Ha giocato un po’ più dietro perché loro hanno una costruzione larga, fanno una costruzione larghissima ed era importante mettere Cristante lì e abbassare Pellegrini/Veretout per le seconde palle. La squadra ha interpretato bene i momenti della partita, mi sono piaciuti”.

La differenza in questo campionato la faranno gli allenatori?
“I giocatori sono più importanti di noi, senza giocatori è difficile. Sono molto contento di tornare e trovare una nuova generazione di allenatori, però siamo tanti della mia generazione, è tornato Allegri, è tornato Sarri e per noi è bello, anche per la nuova generazione che ha delle idee positive. Sono più importanti i giocatori”.



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