Mourinho: "Qualificazione questione d'orgoglio ma ora arrivano gli squali"

José Mourinho
José Mourinho / ALBERTO PIZZOLI/GettyImages
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Di fronte ai 60mila dell'Olimpico, la Roma batte 3-1 il Ludogorets e si piazza al secondo posto nel girone di Europa League, staccando così il pass per i sedicesimi di finale. A decidere l'incontro sono Lorenzo Pellegrini, autore di una doppietta su rigore, e Nicolò Zaniolo che, oltre a essersi procurato entrambi i penalty, ha segnato il 3° gol dei giallorossi. Al termine del match, José Mourinho ha parlato così ai microfoni di Sky Sport:

Sui cambi tra primo e secondo tempo:
"È stata una partita difficile, loro sanno giocare e hanno gente creativa, che ha velocità. Non è una squadra facile, nel secondo tempo abbiamo rischiato tutto. Siamo entrati con atteggiamento diverso. Le caratteristiche di Zaniolo ci hanno aiutato. Una cosa è giocare con due punte, l’altra cosa è giocare con una e Zaniolo. Dobbiamo giocare meglio però, dobbiamo gestire meglio. Le squadre dei playoff sono di un livello superiore, l’importante era passare il girone. Era questione di orgoglio. Ora arrivano gli squali”.

Sull'atteggiamento:
"Sono tutti intoccabili da quel punto di vista. Devo dire però una cosa che mi dispiace, cioè il fatto che lo stadio deve rispettare di più Vina. Fuori casa è diverso, in casa lo stadio fa rumore invece. Lui è esemplare nel suo atteggiamento sempre. Volpato e Pellegrini hanno creatività. Volpato quando entra ha dinamismo, il prossimo step è giocare quando la squadra deve difendere. Questo non lo ha imparato. Gioca più veloce di prima mantenendo la sua creatività ma senza palla quando si difende, è dura".

Ti fa piacere mandare in campo tutti questi giovani?
“Mi fa piacere però se noi mettiamo in campo giocatori che non sono preparati solo per statistica o per fare in modo che dicano che abbiamo messo giovani in campo, non è questo l’obiettivo. L’obiettivo è farli crescere. Volpato l’anno scorso contro il Verona è entrato quando erano 2-0 in vantaggio, quest’anno 1-1, oggi 1-0 e avevamo bisogno di gol. Quando gioca crea tanto: è un pò anarchico. Il suo prossimo passo è sapere giocare senza palla difensivamente, quando gioca offensivamente questo già lo capisce. Oggi avevamo bisogno di lui per chiudere di più il centrocampo: raddoppiare ancora non esiste nel suo vocabolario e la deve imparare per essere più completo. E’ un piacere però vedere questi giovani. Quando noi camminiamo nella direzione dei 60, queste cose fanno piacere: per esempio la prima partita con me Varane, campione del mondo. Casemiro ha vinto cinque volte la Champions. Queste cose fanno piacere per persone come me, con i capelli bianchi (ride)”.

Come arriva la Roma al derby?
“Continuare in Europa è una questione di orgoglio, andare in Conference e diventare una delle squadre candidate o più forti non è questo il nostro obiettivo. Ora andiamo ai playoff e sappiamo che arrivano gli squali: magari non abbiamo le dimensioni, non lo so, vediamo. Magari non abbiamo le condizioni per fare la festa dell’anno scorso, ma dopo la sconfitta contro il Napoli abbiamo vinto tre partite di fila e ovviamente siamo stanchi, ma è il mio modo di pensare alle cose. La partita più importante è sempre la prossima. Non sono stato un giocatore di alto livello, ma penso che una delle cose più importanti nel recupero della stanchezza è la gioia, è vincere. Domenica saremo qua e sarà una grande partita ma è anche una partita che piace giocare”.


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