Mourinho: "Vorrei che Oliveira restasse alla Roma. Conference? La nostra Champions"
José Mourinho, dopo la Conference League conquistata con la Roma, è tornato in Portogallo ma è comprensibile che - anche in Patria - il trofeo ottenuto in giallorosso, così come il mercato, continui a far parlare. Lo Special One è intervenuto all'Università di Lisbona e si è espresso proprio sul successo in Conference e sulle prospettive in vista del mercato estivo. Queste le sue parole:
Sulla Conference vinta: “Mi ha fatto sentire come forse non mi sono mai sentito. È stata la nostra Champions. Sono diventato molto meno egocentrico, diventando una persona che vive molto più per gli altri che per me stesso. Sono passati 18 o 19 anni e nulla è cambiato. A pochi giorni dalla finale si esaurisce una tensione speciale, come nelle ore precedenti. I 90 minuti di gioco non cambiano nulla. Sono quelli in cui mi sento più rilassato, non c'è tempo per le sensazioni e le emozioni. Poi le emozioni sono di nuovo le stesse. Rispetto a 20 anni fa, in termini di motivazione, del modo in cui vivo la mia professione, non è cambiato nulla. Sono ancora all'inizio della mia carriera. Se è cambiato, è stato per il meglio. Ho imparato con gli errori, con le esperienze, sono cambiato con le esperienze" riporta ForzaRoma.info.
Sergio Oliveira? “Se vogliono darcelo in prestito, lo vado a prendere personalmente a Madrid dove so che sta festeggiando il suo 30esimo compleanno. Se si tratta di acquistarlo, non so se la mia carta di credito me lo consente…E’ stato molto importante, condividiamo molti principi su come si deve lavorare nel calcio e mi ha aiutato a trasmettere questo messaggio. È stato un esempio di quello di cui avevamo bisogno. Mi piacerebbe molto se restasse ma vedremo”.
Su Rui Patricio: “Ormai è ‘San Patricio’ anche se qualche eretico dice che non è titolare in nazionale perché avrebbe fatto una brutta stagione”.
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