Mourinho esalta i suoi "bambini" e la stagione della Roma
La Roma impatta Bologna contro l'undici di Thiago Motta, con il primo 0-0 della stagione di campionato. Nel 35° turno di Serie A i giallorossi conquistano un punto con una formazione giovane e rivisitata per gestire le energie in vista del ritorno della Semifinale di Europa League contro il Bayer Leverkusen in programma giovedì prossimo. Le parole del tecnico José Mourinho nel postpartita ai microfoni di Dazn.
Sulla partita: "Partiamo da una domanda mia. Il fallo di Palomino su Dybala non ha avuto tanti replay come l'azione di Camara. 10 ripetizioni, spero che l'aggressione di Palomino a Dybala sia stata vista lo stesso tempo. Va sulla palla con aggressività, il giallo una decisione corretta e giusta. Per me questa partita è un orgoglio. Una partita da squadra, anche se gioca un ragazzino di U15 o se arriva ragazza del femminile, non cambia la professionalità, il cuore, l'empatia, l'anima. Non cambia nulla, può cambiare la qualità ma non i principi di base. Possiamo andare sull'individuale, Missori prima partita, Tahirovic titolare. La squadra ha fatto una buona partita contro un'ottima squadra con grande lavoro di Thiago".
Sulla stagione: "I tifosi mi devono sentire. Quando eravamo secondi in classifica ho sempre detto che questa squadra poteva pensare solo alla partita seguente. Perchè quando sarebbe arrivato l'accumulo, noi non avremmo avuto il potenziale per arrivare in fondo. Non abbiamo mai fatto scelte, abbiamo sempre giocato partita per partita, la domenica e il giovedì. Però sono 2-3 mesi che dico questa cosa qui".
Sulla possibilità di andare in Champions tramite campionato: "La nostra stagione è fantastica. Si può dire e analizzare tutto in funzione di un risultato finale. Vinci, non vinci, giochi la finale, non la giochi, finisci quarto o settimo però è una stagione al limite di questa gente. Anche oggi una partita difficile di una squadra organizzata. È un pareggio solido, non sofferto, con un'opportunità grandissima per Belotti, con un rigore evidente su Solbakken".
Sui recuperi dei giocatori: "Wijnaldum recuperato. Oggi avevamo l'accordo di farlo giocare 60-65 minuti. L'ho messo fuori prima perchè non volevamo mangiare un'opportunità di cambio quando Celik si è infortunato. Gini è recuperato, Celik in dubbio, Paulo un grande dubbio".
Orsato gli ha detto qualcosa?: "No, no, niente".
Sulla partita: "Emozionante. Significa che il tempo passa veloce, sono cresicuti come miei figli. Significa che io ho la forza di stare qui dopo tanti anni. La gente si può stancare di me, di Ancelotti ma alla fine siamo qui".