Mourinho bacchetta la Roma dopo l'eliminazione e commenta la lettera di Zaniolo

José Mourinho
José Mourinho / Paolo Bruno/GettyImages
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Sfuma l'obiettivo Coppa Italia per la Roma, che all'Olimpico perde 2-1 contro la Cremonese e viene eliminata ai quarti di finale. Palpabile la delusione di José Mourinho che nel post partita ha così parlato ai microfoni di Sport Mediaset.

Occasione sprecata?
"Complimenti alla Cremonese che ha fatto due grandi vittorie fuori casa con noi e con il Napoli. La Coppa Italia è una competizione che ostacola le piccole ma hanno meritato la semifinale. Noi paghiamo un primo tempo orribile, di un livello basso. Nel secondo tempo ancora un errore individuale, però stavolta fuori dal contesto, ci porta sul 2-0. Loro si sono difesi con tanti giocatori e noi abbiamo avuto poca fortuna perché potevamo segnare prima. Ho imparato a non piangere per una sconfitta e guardare alla prossima partita. La nostra rosa fa fatica con le rotazioni e a giocare 3 partite a settimana. Però pensiamo solo alla singola partita e paghiamo il primo tempo".

Passo indietro dopo la bella prestazione di Napoli?
"Il calcio è così. Succede anche con le squadre top, figuriamoci con quelle non top. A Napoli meritavamo un risultato diverso e per questo ho detto di essere orgoglioso anche nella sconfitta, però oggi non posso fare lo stesso. Altri possono commentare o avere la reazione che vogliono, ma il mio lavoro è che ho una partita tra 3 giorni".

Si è pentito di non aver schierato da subito i titolari?
"È sempre la stessa storia del dopo-partita. Quando prima della partita i membri dello staff ti dicono in modo oggettivo che alcuni giocatori rischiano di infortunarsi, allora sapendo che sabato abbiamo un'altra partita e non abbiamo una rosa che ci permette di fare rotazioni, ti fa pensare. Se stasera gioca Dybala ma resta fuori per un mese magari avremmo festeggiato la semifinale ma l'avremmo perso per un mese. Così anche Abraham e Matic. È strano per me capire perché abbiamo giocato oggi e adesso giochiamo sabato...mi hanno detto perché domenica c'è una partita di rugby e non possiamo giocare neanche lunedì perché il campo sarà distrutto. Per una squadra come la nostra e giocatori che hanno difficoltà a questo livello è sempre la stessa storia: se non cambio i giocatori e si fanno male è un problema. Se cambio i giocatori e la squadra non gioca bene è lo stesso un problema. Però dopo circa 1100 partite da allenatore il dopo-partita è sempre soggettivo, preferisco essere oggettivo e ammettere che abbiamo giocato male. Siamo una squadra e non voglio responsabilizzare gli errori dei singoli".

Sulla lettera di Zaniolo:
"No, la proprietà è stata chiara e io non farò alcun commento".